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OGM: L'UNIONE EUROPEA HA LANCIATO OGGI ETICHETTA OBBLIGATORIA

La Commissione Europea ha varato una serie di misure per identificare, controllare ed eventualmente sanzionare la presenza di Organismi Geneticamente Modificati (Ogm) lungo tutta la catena di produzione e di distribuzione degli alimenti e dei mangimi nell'Unione Europea. Le proposte, messe a punto dai commissari alla sanità David Byrne e all'ambiente Margot Wallstroem, erano attese da 8 mesi. Gli Ogm e i loro derivati sono ormai presenti in 30.000 prodotti e in 32 milioni di tonnellate di mangimi. E d'ora in avanti, dunque, la loro presenza sarà comunicata, in modo totale, sull'etichetta affinché i consumatori europei possano fare una scelta informata. Sono pronti però ad autorizzare nella misura dell'1% una presenza "accidentale" di Ogm non autorizzati, a condizione che abbiamo già ricevuto una valutazione scientifica.
Questi i punti forti della proposta della Commissione Europea:
- Tracciabilità: gli Ogm importati o prodotti dovranno essere identificati con un codice che permetta di conoscere con precisione il tipo di modifica genetica subita. La Commissione terrà un registro ef in caso di problemi sarà in grado di ritrovare tutte le informazioni necessarie.
- Etichettatura: l'obbligo di etichettatura già esistente verrà ora applicato con regole comuni. Inoltre, al momento di ogni transizione, gli operatori saranno tenuti a informare i partner sull'origine del prodotto in modo da poter etichettare anche l'alimento trasformato finale. L'obbligo di etichettatura sarà indipendente dalla possibilità di individuare la presenza di Dna o di proteine ottenute per intervento genetico. Insomma, non solo soia o mais etichettati ma anche olii e farine derivati anche se non vi è più traccia di Ogm nell'alimento finale. La proposta non prevede però di etichettare gli animali che sono stati alimentati con mangimi derivati da Ogm.
- Valutazione rischio: alla futura agenzia per la sicurezza alimentare europea si vuole assegnare la valutazione del rischio rispetto ad ogni domanda di autorizzazione. Quindi una valutazione centralizzata, non più come avviene ora nazionale con l'obbligo di reciprocità.
- Autorizzazioni: l'autorizzazione alla vendita di alimenti transgenici viene facilita dal principio "una sola chiave per porta": con una sola domanda valida su tutto il territorio comunitario si potrà ottenere il via libera a disseminare Ogm nell'ambiente o ad utilizzare quell'Ogm negli alimenti o nei mangimi.
- Consultazione: si introducono nuove regole sulla consultazione, se necessaria, del comitato bioetico e sull'informazione del pubblico che avrà 30 giorni di tempo per intervenire presso la Commissione sui pareri espressi dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare.

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