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Pandemia, rinviato il Congresso Assoenologi n. 75. Cotarella: “servono responsabilità e prudenza”

Il presidente degli enologi italiani, a WineNews: “decisione presa a malincuore, ma salute e sicurezza sono priorità”. Appuntamento a marzo 2022
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Il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella

Il vento della pandemia soffia ancora sul mondo, e con i contagi ed i ricoveri in crescita, anche in Italia, seppur con un situazione ancora sotto controllo e migliore rispetto ad altri Paesi del mondo, si impongono continue riflessioni a chi organizza eventi. Ed in questo senso, arriva la notizia del rinvio del Congresso Assoenologi, che si sarebbe dovuto celebrare a Verona, dal 3 al 5 dicembre, anche per festeggiare i 130 anni della più longeva organizzazione di categoria al mondo. “Il cda Assoenologi si è riunito per esaminare la situazione pandemica in vista del Congresso - spiega, a WineNews, Riccardo Cotarella, presidente degli enologi italiani e fresco di riconferma alla guida dell’Union Internationale des Oenologues - e dopo una lunga disamina, visto che, per noi, la prima cosa è il rispetto della salute e della sicurezza delle persone, seppur con molta tristezza, abbiamo deciso di rinviare il Congresso”. Già stabilite le nuove date, aggiunge Cotarella, con il Congresso n. 75 che, dunque, sarà di scena dal 4 al 6 marzo 2022.
“Se i tempi lo consentiranno, dunque, il prossimo anno avremo due Congressi, perchè quello di marzo 2022 sarà il recupero del 2021, per il quale avevamo preparato un programma interessantissimo, che sarà confermato e aggiornato. Abbiamo preparato uno spaccato molto approfondito su temi come il mercato in diversi Paesi del mondo e sulla sostenibilità, e la presenza confermata di tre Ministri - quello delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, quello del Turismo, Massimo Garavaglia, e quello della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, che è anche produttore - e di tanti alti rappresentanti delle istituzioni sono testimonianza di una vicinanza e attenzione al mondo del vino e ad Assoenologi, che, di certo, non mancherà.
Appuntamento rinviato, dunque, per un evento che, sottolinea Cotarella, “è per sua natura fatto di convivialità e di contatto umano, che vista la situazione sarebbe mancato, e avrebbe creato comunque dei potenziali rischi. Sarebbe stato un “congresso grigio”, e questo non è nelle corde di Assoenologi. È un grande peccato, anche per le degustazioni che avevamo in programma: una sui 18 vini italiani ritenuti ingiustamente “minori”, ma che, invece, come Assoenologi vogliamo far conoscere e valorizzare di più, e una su sei grandi annate di Amarone della Valpolicella di una cantina come Bertani, che si era messa a disposizione. Ma ora devono prevalere il senso di responsabilità e la prudenza. Mi scuso, a nome dell’Assoenologi, con tutti quanti avevano già dato la loro adesione, per un Congresso sold-out - aggiunge Cotarella - e con chi si era organizzato, ma abbiamo ritenuto opportuna questa decisione, seppur molto a malincuore. Ma recupereremo”.

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