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Pandoro o panettone, questo è il dilemma, che dilania il Paese nelle feste di fine anno. Come sempre, finirà con un pareggio pieno di gol, ma l’importante è che sappiano di vino, come il pandoro al Prosecco o il panettone artigianale al Cabernet

Pandoro o panettone, questo è il problema, o meglio il dilemma, che dilania il Paese più del calcio e della politica nelle feste di fine anno. Alla fine, come sempre, finirà con un pareggio pieno di gol, tra chi detesta i canditi e chi non può fare a meno dell’uvetta, ma l’importante è che sia ... divino. Anzi, che sappia di vino. Al pandoro al Prosecco, trovata innovativa di qualche Natale fa, si affianca adesso il primo panettone artigianale al Cabernet.

L’idea nasce dall’incontro di due realtà di eccellenza della provincia di Frosinone: l’azienda vitivinicola Petra Potens e l’impresa agricola Le Faeta, da cui nasceranno mille panettoni, con ingredienti rigorosamente biologici provenienti dalle due aziende e con lavorazione artigianale. La farina utilizzata per la produzione, ad esempio, è totalmente tracciabile: frutto delle spighe di grano coltivate e macinata da Le Faeta che provvederà, poi, a cuocere i dolci natalizi nel proprio forno a legna.

“La collaborazione con Le Faeta - racconta Ciro Calabrese, a capo dell’azienda Petra Potens - mira a realizzare un prodotto artigianale di eccellenza. Due aziende ciociare si uniscono per valorizzare i numerosi punti di forza delle nostre produzioni agroalimentari. Siamo molto orgogliosi di aver raggiunto un’intesa con un’azienda unica nel suo genere. La caratteristica che contraddistingue le nostre produzioni è la natura totalmente biologica, è il nostro punto di forza”.

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