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Per la prima volta un’azienda di Borgogna, Domaine Chanzy, utilizza il crowdfounding, una pratica di micro-finanziamento dal basso, per elaborare nuove strategie, ed essere quotata al London Stock Exchange. 136.000 sterline raccolte in un solo giorno

In tempi di crisi e di austerity, trovare i fondi utili per sviluppare un’idea o fare un investimento, è sempre più difficile. Si cercano così vie alternative per “racimolare” denaro. Una di queste è il “crowdfunding”, un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di imprese e organizzazioni. Formula che è entrata anche nel mondo del vino, e dalla porta principale, grazie ad una delle più grandi realtà della Borgogna, Domaine Chanzy, che, grazie al crowdfounding, in 24 ore, è riuscita a raccogliere ben 136.000 sterline da oltre 130 investitori, facendo una sorta di “prevendita” delle sue azioni per quando sarà quotata alla London Stock Exchange.
L’azienda che vanta vigneti in Côte Chalonnaise, Côte de Beaune e Côte de Nuits, spera di raccogliere 1,9 milioni di sterline derivanti da azioni al prezzo di 1,20 sterline, con investimento minimo di 10 sterline. A riportare la notizia è “Wine Searcher” (www.wine-searcher.com) che che sottolinea come “l’offerta pubblica iniziale (Ipo, ndr) è gestita dal l’agenzia di crowdfunding Seedrs”.
“Domaine Chanzy mira a utilizzare il denaro raccolto per sviluppare reti di distribuzione e creare un nuovo marchio di vini di Borgogna rivolto soprattutto ai consumatori stranieri - fanno sapere dall’azienda francese - inoltre, offre agli investitori che acquistano un minimo di 1000 azioni, degli sconti fino al 55% sui vini che vanno dalle offerte entry-level, al suo premier e Grand Cru Domaine come “Chanzy Charmes-Chambertin Grand Cru” e “Beaurepaire Santenay Premier Cru”.
“Siamo lieti di lanciare la nostra IPO a Londra e di collaborare con Seedrs - dice l’amministratore delegato di Domaine Chanzy, Philippe der Megreditchian - abbiamo l’ambizione di essere uno dei migliori produttori di vino di Borgogna e l’unica via percorribile da noi è questa: raccogliere i fondi, tramite crowdfounding, per essere quotati nell’Aim (mercato dedicato alle piccole e medie imprese) della Borsa di Londra. Un approccio unico nel suo genere che spero ci permetta di raggiungere un’ampia base di investitori e realizzare la nostra strategia”.

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