"Vogliamo essere certi che i produttori di Franciacorta garantiscano il massimo della qualità e della credibilità nei confronti del consumatore. Oltre all'etichetta, importante simbolo per l'immagine esterna dei nostri migliori vini, intendiamo garantire che il contenuto delle bottiglie rappresenti il masimo possibile dal punto di vista enologico": così Pietro Angelo Plebani, nuovo direttore del Consorzio della Franciacorta. Il "terroir" per eccellenza delle bollicine d'italia (con un business di 125 miliardi, 3,8 milioni di bottiglie, di cui il 10% all'estero), con uno dei più alti valore aggiunto in Italia e d'Europa e con grandi investimetni in ricerca ed innovazione, è ormai un fenomeno importante per l'enologia di qualità d'Italia, a cui molto ha contribuito il Consorzio, oggi presieduto da Claudio Faccoli.
Pietro Angelo Plebani, carriera tutta interna alla Coldiretti, "lavorerà per garantire che la Franciacorta sia sempre di più contraddistinta come sinonimo di qualità totale". Plebani sarà coadiuvato dal giovane ma espertissimo Fausto Campostrini, uno degli allievi migliori del professor Attilio Scienza (ordinario di viticoltura all'Università di Milano), nominato nei mesi scorsi responsabile tecnico del Consorzio.
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