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PIL: PER L’AGRICOLTURA LA PEGGIORE ANNATA DEGLI ULTIMI 4 ANNI, MA NELLE CAMPAGNE E’ ANDATA DECISAMENTE MEGLIO CHE NELLE FABBRICHE. LO DICE LA CONFAGRICOLTURA

Un 2009 senz’altro da dimenticare per l’economia italiana, con il Pil che è diminuito di ben il 5% sul 2008. Le cose sono andate leggermente meglio per l’agricoltura, che ha registrato una flessione del valore aggiunto del 3,1%, mentre l’industria perde ben il 13,2%. Lo sottolinea Confagricoltura, analizzando le stime dell’Istat sui conti economici nazionali del 2009.

La flessione del valore aggiunto agricolo era abbondantemente preventivata e il dato diffuso oggi è solo lievemente peggiore del -3% stimato a fine anno dalla Confagricoltura.

La questione di fondo è che l’agricoltura ha registrato, comunque, un dato fortemente negativo (il peggiore degli ultimi quattro anni) perdendo 900 milioni di euro di valore aggiunto negli ultimi 12 mesi e oltre 2 miliardi di euro dal 2004 a oggi (-7,4%). Dati ancora più gravi se si considera che il settore primario veniva da due annate positive.

“Fortunatamente - aggiunge Confagricoltura - si è cominciato ad avvertire qualche primo segnale di inversione di tendenza nel quarto trimestre del 2009”. “Archiviamo con qualche speranza un anno difficile - conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - che ha visto anche un notevole calo dei redditi degli agricoltori italiani (-25,3% secondo i dati preliminari Eurostat). E con i prezzi all’origine che continuano a diminuire (a gennaio 2010 sono calati del 6,1% sul dicembre 2009), c’è solo da confidare che la ripresa si concretizzi più presto”.

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