“L' Italia ridiscuterà, nella negoziazione per l’adesione dell’Ungheria all’Unione Europea, gli accordi del 1992/1993 con la repubblica magiara per la titolarità della denominazione del vino Tocai”: lo ha ricordato oggi Bruno Augusto Pinat, presidente dell'Ente regionale per lo sviluppo dell' agricoltura (Ersa). Pinat - che sulla vicenda ha predisposto un voluminoso dossier discusso con le autorità di Bruxelles e i ministri Renato Ruggiero (Esteri) e Giovanni Alemanno (Agricoltura) - ha ricordato che “esaminando la documentazione di quella trattativa è emerso chiaramente che la decisione di affidare la denominazione del Tocai all’Ungheria si è basata su un atto illegittimo”. Secondo il presidente dell’Ersa, infatti, “nell’Ottocento, in Friuli e in Ungheria, entrambe sotto il dominio di Vienna, si coltivava il vitigno, che aveva e ha caratteristiche completamente diverse, in assoluta buona fede. Non si sa come - ha aggiunto - nel 1992 l’Unione Europea ha assegnato la titolarità del Tocai all’Ungheria senza menzionare il Friuli, ma invitando contestualmente la Regione a cambiare il nome al vino. E’ qui l’illegittimità di cui parlo - ha detto Pinat - compiuta forse con il concorso di qualche politico nostrano”. A Udine, l’8 ottobre, il direttore del Ministero dell'Agricoltura, Giuseppe Ambrosio illustrerà i passi che l’Italia intende muovere a difesa del Tocai friulano.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025