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PIÙ CREDITO E LIQUIDITÀ, MENO ONERI, TUTELA DEI PRODOTTI E “TREMONTI TER” ANCHE PER IL PRIMARIO: ECCO LE RICHIESTE DI CONFAGRICOLTURA AL GOVERNO

Più credito è liquidità, meno oneri previdenziali, tutela dei prodotti agroalimentari con l’istituzione di un “Marchio Italia” e la “Tremonti Ter” anche per il settore primario: ecco le richieste al Governo del presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, dall’assemblea annuale della più importante organizzazione delle imprese agricole, oggi a Roma.
Per l’accesso al credito, Vecchioni ha proposto “un intervento sui tassi di interesse, magari usando la fetta italiana del prestito di 22 miliardi erogato ai partner Ue dalla Bce”, ma per la liquidità “è essenziale l’anticipo sulla Pac, che può essere garantito attraverso un sistema più semplice delle erogazioni con la ristrutturazione dei mutui”. E in questa direzione va l’accordo tra Confagricoltura e Federconfidi, per la promozione di azioni comuni nel campo del credito a favore delle imprese agricole associate a Confagricoltura.
Ma sono necessari, secondo Vecchioni, “interventi per l’alleggerimento degli oneri previdenziali e burocratici, uniti ad un profondo riorientamento dei fondi disponibili”. Ma Confagricoltura chiede anche che la “Tremonti Ter” sia estesa all’agricoltura: “come il Governo è intervenuto per dare sostegno all’industria con il decreto Tremonti - ha detto Vecchioni - così bisogna modulare l’intervento anche per dare ossigeno alle imprese agricole, ad oggi in gran parte tagliate fuori dai provvedimenti dell’esecutivo”.
Ricordando che Confagricoltura rappresenta 24 milioni di giornate di lavoro all’anno, oltre il 60% del lavoro dipendente nel settore, secondo i dati dell’Inps, e che l’agricoltura è stata uno degli argini più forti alla crisi, Vecchioni ha segnato l’orizzonte temporale per il futuro dell’agricoltura italiana: “ottobre è la linea rossa oltre la quale si entra nelle ombre del rischio liquidità e del rischio patrimoniale”.

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