Più natura e meno cibi surgelati nel carrello della spesa degli italiani. Dopo anni di shopper piene di alimenti pronti da buttare in padella, amati soprattutto da single e nemici dei fornelli, in Italia torna la voglia di cucinare e di farlo con materie prime “doc”. Un italiano su 3, infatti, acquista regolarmente prodotti biologici (dato Coldiretti-Censis 2010) e i numeri del primo trimestre 2011 consolidano l’inversione di tendenza, con una spesa di oltre 3 miliardi di euro per il biologico e un consumo di prodotti biologici confezionati in crescita del 13% rispetto ai primi 3 mesi 2010 (Coldiretti-Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare). Quanto basta per decretare il “bio boom”.
Una moda che fa bene alla salute, almeno secondo vari studi scientifici sul tema. L’ultimo è firmato da una squadra di 50 ricercatori dell’Inra francese (Istitut national de la recherche agronomique), che dimostra come latte, frutta e verdura da coltivazioni e produzioni biologiche sarebbero più nutrienti e più ricchi di antiossidanti, utili a contrastare l’effetto dei radicali liberi sulle strutture cellulari. Fra le virtù del bio, gli scienziati evidenziano anche l’assenza di residui di pesticidi e il maggior contenuto di grassi polinsaturi, benefici perché evitano l’accumulo di trigliceridi e colesterolo, proteggendo il sistema cardiovascolare. Bio-dieta promossa anche dagli autori di uno studio delle università di Liverpool e Glasgow: “il latte biologico contiene il 68% di acidi grassi omega 3 - hanno concluso gli autori - e le carni bio mostrano un contenuto molto più alto di acidi grassi polinsaturi”.
“Gli alimenti biologici e biodinamici presentano una qualità nutrizionale superiore a quella dei cibi convenzionali - afferma Elena Barbieri, direttore sanitario del centro di cure mediche e benessere Casa Raphael, di Roncegno (Trento) - scegliere tali prodotti consente al nostro organismo di regolare in maniera più efficiente i processi cellulari e molecolari e di fare un autentico pieno di energia”. Ma i vantaggi non sono solo nutrizionali, assicura l’esperta. “L’alimentazione non è solo una questione di vitamine e calorie - precisa Barbieri - E’ importante godere dei piaceri della tavola a partire da odori e sapori. Prodotti freschi e di qualità, come quelli coltivati secondo il metodo biologico e biodinamico, saziano anche la mente”.
Una buona notizia per gli abitanti del Belpaese, considerando che l’Italia detiene la leadership europea per numero di operatori certificati impegnati nella filiera dell’agricoltura biologica (45.509 a inizio 2010), e per ettari di superficie coltivati biologicamente (1.106.684, con una crescita del 10% secondo i dati del Sinab-Sistema di informazione nazionale sull’agricoltura biologica). Per la Coldiretti, a trainare il settore produttivo del bio “tricolore” è il comparto dei cereali, l’olivo, frutta e verdura. Mentre per quanto riguarda i consumi raddoppiano le vendite di pasta (+97%) e mozzarella (+120%), e aumentano di molto quelle di latte a lunga conservazione (+77%) e fresco (+32%) e di prodotti ortofrutticoli (+12%).
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