02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

PORTO: VITICOLTORI POSSONO UTILIZZARE BRANDY DI QUALITÀ INFERIORE E PIÙ CONVENIENTI PER FORTIFICAZIONE DEL VINO SIMBOLO DEL PORTOGALLO. CAUTELA FRA PRODUTTORI PER PROVVEDIMENTO CHE SEMBRA FIGLIO DELLA CRISI GLOBALE. FOCUS: TUTTE LE TIPOLOGIE DI PORTO

In arrivo un cambiamento non da poco nel disciplinare di produzione del Porto, il vino simbolo del Portogallo: sarà ora possibile utilizzare “brandy” di qualità inferiore e, quindi, più convenienti per la fortificazione del prodotto. Un provvedimento che, per adesso, vede i produttori reagire con cautela e che sembra tendenzialmente figlio della crisi globale.
Il Porto, o vino di Porto, è un vino liquoroso portoghese prodotto esclusivamente da uve provenienti dalla regione del Douro, nel nord del Portogallo. La peculiarità maggiore del Porto, oltre al clima in cui maturano le uve, è la sua fermentazione incompleta, fermata (mutizzata) ad uno stadio iniziale tramite l’aggiunta di alcol vinico, ottenuto da distillazione di vino contenente circa il 77% di alcol. In questo modo il vino risulta naturalmente dolce - a causa del residuo zuccherino derivante dall’uva che i lieviti non hanno potuto trasformare interamente in alcool perché inibiti dalla concentrazione elevata di etanolo che può raggiungere livelli compresi tra il 18 e il 22%.
Sono noti sette tipi fondamentali di vino di Porto: le categorie “base”, “bianco”, “ruby” e “tawny”, poi i tipi più pregiati, “tawny invecchiato” (“aged tawny” che può essere commercializzato dopo 10 anni di invecchiamento, fino a 40), “Colheita”, “Lbv” (“Late Bottled Vintage”), e “Vintage”, in assoluto il più pregiato. Il vino di Porto è tradizionalmente un assemblaggio, tra uve provenienti da diversi vigneti, vinificate con tecniche differenti, di diverse annate; tuttavia un nuovo tipo di prodotto detto “single quinta”, ha conosciuto un successo crescente negli ultimi anni.
Il provvedimento adottato di recente potrebbe, cambiando il tipo di alcol che si aggiungere al prodotto, abbassare i costi di produzione, che, in un momento particolarmente delicato come quello attuale, potrebbe in qualche modo aiutare il comparto vitivinicolo portoghese, anch’esso, non esente da rischi. Per adesso, però, ha solo creato fra i produttori un dibattito sulla possibilità di abbassare la qualità media di un prodotto di pregio come il Porto, oppure di mantenerla inalterata, insomma, “ignorando” le opzioni offerte dal nuovo regolamento.
L’Istituto del Vino Porto (Ivdp) deve certificare la qualità del brandy utilizzato per la fortificazione, visto che ogni cantina può comprare il proprio e con il nuovo disciplinare di produzione pare proprio che il carico di responsabilità sia decisamente aumentato per quest’organo. Nel mese di giugno, le autorità dopo il cambio di regolamento, consentono l’uso di acquavite di vino per la fortificazione, compreso il vino travasato con le fecce. Questi prodotti, ottenuti, appunto, dai sottoprodotti della vinificazione (vinacce), sono decisamente più economici ma potrebbero avere caratteristiche organolettiche più rustiche, che, evidentemente, andranno a peggiorare la qualità del Porto finito, finendo per danneggiare l’immagine consolidata del Porto come vino “premium”. Il tutto mentre il vino più noto del Portogallo sta riscuotendo, con il millesimo 2011, buoni successi commerciali e prezzi in aumento.

Focus - Tutte le tipologie di Porto
Porto bianco Il porto bianco è prodotto esclusivamente da uve bianche ed invecchia in botti grandi. È un vino tipicamente giovane e fruttato ed è l’unico Porto classificato per grado di dolcezza. Esistono pertanto bianchi secchi, semi-secchi e dolci.
Porto ruby I ruby sono vini rossi ed anch’essi invecchiano in grandi botti. Per via del poco contatto con il legno - dovuto al basso rapporto superficie/volume - e della scarsa ossidazione, essi conservano a lungo le loro caratteristiche iniziali. Sono vini molto fruttati, dal colore rubino intenso.
Porto tawny I tawny sono vini rossi prodotti con le stesse uve dei ruby, ma invecchiano in botti grandi solo per due-tre anni, dopo i quali vengono travasati in legno piccolo. In queste botti il contatto con il legno e, tramite esso, con l’aria è maggiore e, quindi i tawny “respirano” di più, ossidandosi e invecchiando più rapidamente dei ruby. In questo modo perdono nel tempo il colore originale rosso rubino per assumere una tonalità più chiara, ambrata, e sapore di frutta secca. Con l’invecchiamento, i tawny guadagnano ulteriormente in complessità aromatica, acquisendo note che vanno dal tostato al caffè, al cioccolato, al miele.
Porto Late Bottled Vintage (Lbv) è un porto stile ruby di un solo anno selezionato per la sua elevata qualità e imbottigliato dopo un periodo di invecchiamento in botte che va da 4 a 6 anni. Se l’etichetta presenta la scritta Lbv filtered (filtrato) significa che il suo invecchiamento è stato stabilizzato e quindi negli anni cambierà solo lievemente il suo aroma, mentre se presenta l’etichetta Lbv unfiltered (non filtrato) il porto continuerà ad evolversi in bottiglia.
Porto Colheita Si tratta di un Porto ottenuto da una sola vendemmia ed è invecchiato in barrique per un periodo almeno di 7 anni.
Porto vintage Di gran lunga il porto più pregiato, prodotto con uve di una singola annata, invecchiato inizialmente in botte per un periodo di circa due anni per poi essere sottoposto ad un secondo invecchiamento in bottiglia che può durare molto a lungo fino a 20 - 30 anni. Il suo prestigio è dato da un insieme di fattori, non ultimo la qualità delle uve raccolte, che, qualora non raggiunga un alto standard non verrà impiegata per la produzione del Vintage, ma solo per vini di qualità inferiore. Il vino, per raggiungere la completa maturazione, necessita di lunghissimo invecchiamento: secondo alcuni produttori non andrebbe bevuto prima dei vent’anni, raggiungendo in molti casi età ben più mature.
Porto single quinta Alcuni produttori, di recente, hanno cominciato a produrre Porto selezionando uve di una sola vigna e in questo caso il Porto è detto di “quinta unica” o “single quinta”. A differenza di molte altre aree del mondo, in cui il singolo vigneto è valutato come il vertice qualitativo, nel Porto, la singola quinta, si classifica ad un gradino inferiore di qualità rispetto al Porto vintage. Il Single Quinta viene prodotto in annate buone ma non eccellenti, non dichiarate come “Vintage” dall’Istituto do Vinho do Porto.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli