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DAL 25 GIUGNO AL 3 LUGLIO

“Premio Artusi 2022” al grande regista Pupi Avati che ha portato al cinema la cucina di famiglia

Sarà assegnato il 4 agosto, compleanno di Pellegrino Artusi, a Forlimpopoli, patria del “padre” della cucina italiana, dove torna la “Festa Artusiana”

Con la sua opera ha rappresentato i caratteri essenziali della cucina di casa, nutrendo l’immaginario collettivo con forme e figure emblematiche in grado di cogliere lo spirito autentico della convivialità familiare. Va al grande regista e produttore cinematografico italiano Pupi Avati il “Premio Artusi 2022”, assegnato ogni anno da Forlimpopoli, la città di Pellegrino Artusi, su proposta del Comitato Scientifico di Casa Artusi, ad importanti personalità del mondo della cultura, con particolare riferimento a quella alimentare (e che consiste in una scultura in bronzo del busto di Artusi ad opera dell’artista Pasquale Marzelli), di scena il 4 agosto con la proiezione del documentario “Pupi Avati, La tavola racconta” di Adriano Pintaldii, nella patria del “padre” indiscusso della cucina italiana che, nell’attesa, dal 25 giugno al 3 luglio, rende omaggio al suo più illustre cittadino con la “Festa Artusiana” n. 26.
Con la “Festa Artusiana 2022” Forlimpopoli torna a trasformarsi nella capitale del “bello e del buono” in cucina per rendere omaggio al grande gastronomo, con tanti eventi nell’evento con il filo conduttore del manuale artusiano “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, a partire dai prodotti di qualità delle tradizioni regionali italiane (selezionati secondo un rigido disciplinare, elaborato da un’apposita Commissione Gastronomica) e dei “gemelli” di Villeneuve-Loubet, città natale di Auguste Escoffier, con banchi dove degustare e acquistare in Piazza Pellegrino Artusi, imbandendo per i visitatori un goloso menù in cui la fanno da padrone le 790 ricette del testo di Artusi. Ma si parte il 25 giugno, con il convegno inaugurale “Cucina di casa e cucina professionale”, promosso da Casa Artusi con Alma, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Gualtiero Marchesi, per mettere a fuoco l’interazione costruttiva tra ambito domestico e ambito professionale che caratterizza la cucina italiana. Del resto, non è forse vero che il modello più tipico della cucina professionale italiana è, più ancora del ristorante, la trattoria (spesso a gestione familiare) e che anche i grandi cuochi come Massimo Bottura (e prima di lui Marchesi) fanno spesso riferimento a una tradizione appresa tra le mura domestiche? Per parlare di questi temi si ritroveranno nella Chiesa dei Servi relatori del calibro di Massimo Montanari, docente dell’Alma Mater Bologna e presidente Comitato Scientifico Casa Artusi, le maestre di cucina Aurora Mazzucchelli, Ambra Lenini e Antonella Ricci, Fabio Amadei, docente di Cultura gastronomica e sostenibilità di Alma, ed Alberto Capatti, direttore scientifico Casa Artusi, con il sindaco di Forlimpopoli Milena Garavini, la presidente di Casa Artusi Laila Tentoni ed il direttore di Alma Andrea Sinigaglia. Lo stesso giorno sarà inaugurato anche il murales dedicato ad Artusi da Cibo in Piazzetta delle staffette partigiane, e a seguire, nella Chiesa dei Servi, Marco Miccoli intervista l’artista veneto.
Il 26 giugno sarà la giornata dei “Premi Marietta 2022”, con i finalisti del Concorso dedicato ai cuochi non professionisti che si sfideranno preparando le loro ricette fino alla cerimonia di premiazione nella Rocca, con la consegna anche dei “Premi Marietta ad honorem 2022” , assegnati su indicazione del comitato scientifico di Casa Artusi come riconoscimento per chi consacra tempo e talento per promuovere la scoperta, la tutela, la cultura delle risorse alimentari del territorio, ed assegnati alla Fattoria Trapoggio di Santa Sofia, che vanta una lunga esperienza famigliare nel campo dei prodotti lattiero-caseari, ed all’attrice e comica Maria Pia Timo, memorabile Marietta in teatro nell’“Artusi, bollito d’amore” di Alessandro Benvenuti.
Nel 2022 Casa Artusi e l’associazione delle Mariette compiono anche 15 anni. Il 1 luglio per festeggiare a Casa Artusi andrà in scena uno spettacolo di videomapping: una tavola imbandita diventa il palcoscenico in cui far convogliare immagini, racconti e animazioni sull’opera artusiana. Al lavoro anche le Mariette che mostreranno la loro abilità con tagliere e mattarello.
E, ancora, show cooking con grandi chef italiani, laboratori sensoriali, incontri di approfondimento, ma anche concerti e spettacoli, come il reading “Carissimo Pellegrino” e “La mortadella. Un bacio rosa e profumato”, e giocolieri, burattini, storie fantastiche e clowneria per i bambini. Il tutto mentre nella corte di Casa Artusi va in scena la rassegna dedicata ai libri e alle storie legate al cibo, con incontri con gli autori seguiti da un aperitivo con ricetta artusiana in abbinamento ad un calice di vino del territorio: da Alberto Capatti con il “Piccolo atlante dei cibi perduti. Storie di cucina dimenticata” (Slow Food, 2022) e in dialogo con il responsabile Biblioteca Comunale Artusi, Antonio Tolo, a “L’Ultima ostessa. Vita, passioni e ricette di Anna Dente” di Paolo Massobrio (Comunica, 2021), con Angela Ferracci, figlia di Anna Dente e con la quale dialogherà l’imprenditore “Premio Artusi 2011” Oscar Farinetti; da Graziano Pozzetto con “Tonino Guerra. Il cibo e l’infanzia. Noi continuiamo a mangiare nei piatti della mamma” (Il ponte vecchio, 2020) che si confronterà con la scrittrice e biografa ufficiale del poeta, Rita Giannini, a “Monoporzioni lievitate. La pasticceria circolare” di Stefano Laghi e Alessandro Bertuzzi (Italian Gourmet, 2022) con il gastronomo Mattia Fiandaca; da Monica Alba, autrice di “Artusi e gli editori fiorentini. La scienza in cucina e l’arte della stampa” (Olschki, 2021) che parlerà del suo libro con Giovanna Frosini, ordinaria di Storia della lingua italiana all’Università per Stranieri di Siena, a “Viaggio con formaggio. Città e territori d’Italia raccontati dagli assaggiatori Onaf-Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi” di Elio Ragazzoni (curatore dell’opera insieme a Fiorenzo Cravetto; Fusta, 2020) che si confronterà con Paolo Rambelli, assessore alla Cultura e turismo del Comune di Forlimpopoli. E il 2 luglio, si terrà l’intitolazione di Forlimpopoli come Città del Formaggio sempre con l’Onaf.
Infine, le mostre a Casa Artusi, con “Pellegrino Artusi. Una vita da manuale”, con quattro installazioni firmate da Peter Bottazzi e Silvia Rigon per raccontare in maniera ironica e spettacolare la figura dell’Artusi, la redazione del suo manuale e l’importanza che questo ha avuto nella storia della cultura gastronomica italiana e non solo, “Ricette di casa, in Casa”, sposizione di ricette di famiglia da parte di appassionati, curiosi e donatori del progetto “Raccontare la cucina italiana” per i 15 anni di Casa Artusi e Mariette, “Auguste Escoffier, un umanista”, dedicata al grande cuoco francese per metterne in luce gli aspetti umani meno conosciuti: la visione globale, la generosità e il suo impegno sociale, e “Vite quotidiane nell’epistolario artusiano”, a cura di Antonio Tolo e Alberto Capatti, per far conoscere lati inediti del rapporto tra Artusi e i suoi lettori a partire dalle circa 2.000 lettere indirizzate ad Artusi conservate nella sua Casa forlimpopolese.

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