Non solo per le aziende, ma anche per i Consorzi del vino, la comunicazione digitale, è sempre più importante. Soprattutto per migliorare la visibilità e affermare l’identità del territorio stesso, sempre più importante per emergere nei mercati e generare valore. Ed il Consorzio del vino italiano più bravo a farlo sarà eletto dal Premio Gavi - La Buona Italia n. 8, quest’anno dedicato all’“Italian Wine Worldwide”, promosso dal Consorzio Tutela del Gavi.
Il vincitore, che sarà annunciato il 21 marzo a Milano sarà scelto da una giuria qualificata di giornalisti ed esperti (di cui fa parte anche WineNews), da una “short list” che vede in gara il Consorzio Vini Soave e Recioto di Soave, il Consorzio Vini del Collio, il Consorzio Lugana, il Consorzio Vino Chianti, il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, il Consorzio Vini Oltrepò Pavese, il Consorzio Alta Langa, il Consorzio Vini Valpolicella, il Consorzio Brunello di Montalcino, il Consorzio per la tutela dei vini con denominazione di origine Bolgheri, il Consorzio Vini di Alghero, il Consorzio Valtènesi, il Consorzio Garda Doc, il Consorzio Vini Terre di Pisa, il Consorzio Doc Delle Venezie ed il Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani (nella short list non rientrano per regolamento i Consorzi già premiati, su argomenti anche diversi dalla comunicazione digitale, con il Premio Gavi - La Buona Italia negli anni passati, ndr).
In questo evento verranno presentati anche i risultati della ricerca “Comunicare il vino italiano all’estero via web. Il ruolo dei Consorzi di Tutela”, condotta dalla società di ricerca Astarea, che ha analizzato l’attività di 21 Consorzi, rilevando gli aspetti critici e delineando le possibili strategie di comunicazione in relazione a identità e posizionamenti differenziati.
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