Le “bollicine” italiane per eccellenza, ovvero le Cantine Ferrari (di proprietà dei fratelli Lunelli), stanno valutando l'acquisto di terreni e di vigneti in aree di particolare vocazione enologica per la produzione di grandi rossi "dal gusto internazionale": "anche se per il momento non abbiano focalizzato su nessun territorio in particolare, siamo attenti soprattutto ad alcuni famosi ed apprezzati territori da "grandi rossi". Non ci sono trattative in corso, ma siamo in una fase di sviluppo dell'azienda - spiega Giampietro Comolli, responsabile delle relazioni esterne delle Cantine Ferrari - e quindi teniamo gli occhi ben aperti sul mercato dei vigneti. Gli investimenti che arriveranno saranno in linea sicuramente con la strategia aziendale, che è quella di incrementare e di allargare la gamma dei vini prodotti, da sempre improntati ad alta qualità e classe, verso i grandi rossi dal gusto internazionale (in Trentino, le Cantine Ferrari producono già dei rossi dalla spiccata tipicità, ndr)". Ma i Lunelli (proprietari, oltre che delle Cantine Ferrari, anche della grappa Segnana e delle acque minerali Surgiva, per 120 miliardi di fatturato) sono anche interessati a "sviluppare iniziative imprenditoriali per prodotti, sempre di alto livello, ma fuori dal mondo del vino": di recente, infatti, hanno manifestato un forte interessamento, insieme ad altri famosi imprenditori, per l’Ente Tabacchi Italiano.
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