Un’etichetta sui prodotti agroalimentari che certifichi, oltre alle usuali informazioni su calorie e ingredienti, anche il costo in termini ambientali, spiegando al consumatore quanta anidride carbonica è stata usata per realizzare quello che sta per acquistare. E’ la proposta lanciata dall’assessore regionale all’agricoltura della Regione Toscana, Susanna Cenni, nei lavori della Commissione internazionale sul futuro dell’alimentazione, a Firenze.
“Scriverò al ministro Paolo De Castro - ha annunciato Cenni - perché l’Italia si attivi al più presto in questa direzione. Attualmente i sistemi di certificazione possono indicare al massimo le caratteristiche di qualità, sostenibilità e provenienza del prodotto”.
“Far sapere al cittadino - ha continuato - il costo in Co2 del prodotto che consuma, ovvero se questo prodotto ha un effetto positivo o negativo sul clima, è un ulteriore e sempre più importante elemento di trasparenza che, tra l’altro, ci permetterà di premiare i sistemi di produzione più virtuosi”.
La Toscana, ha poi spiegato Cenni, si sta già muovendo nella direzione di incentivare pratiche di miglioramento ambientale: per esempio nel nuovo piano di sviluppo rurale viene data priorità a quei progetti che limitano al massimo gli spostamenti delle materie prime dal luogo di produzione a quello di trasformazione, ovvero la cosiddetta “filiera corta”.
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