L’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) dovrebbe costituirsi parte civile, al pari di produttori e le organizzazioni di categoria, nel processo per la truffa da 100 milioni di euro per importi non versati allo Stato dall’aprile 2003 per le quote di latte prodotte in eccedenza a carico degli amministratori di due cooperative, per cui il Tribunale di Milano sta svolgendo le udienze preliminari per il rinvio a giudizio. Lo sostiene Confagricoltura, la più importante organizzazione delle imprese agricole italiane, che afferma: “il pubblico ministero, nel chiedere il rinvio a giudizio degli imputati, ha dato sostanza giuridica alle preoccupate dichiarazioni di larga parte del mondo produttivo. Ed è importante che il Giudice abbia ammesso le organizzazioni professionali e la Regione Lombardia a costituirsi come parte civile”.
Confagricoltura ha espresso soddisfazione anche per l’operato del Tar del Lazio, che ha continuato ad emmettere sentenze “con le quali è stata ribadita la correttezza delle procedure e dell’operato messo in atto dall’Amministrazione in materia di “quote latte“, con particolare riferimento alle modalità di calcolo e notifica ai produttori del prelievo esigibile ai sensi della legge 33/2009.
Le ulteriori recenti decisioni del Tribunale Amministrativo, con cui sono state nuovamente respinte le istanze di annullamento avanzate da una parte di produttori, chiudono una partita aperta da troppo tempo”.
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