Protagonista inconsapevole di aspre battaglie tra animalisti e tradizionalisti, a Pasqua l’agnello è destinato a dividere, tra chi non sa proprio farne a meno a tavola e chi trova crudele anche solo l’idea di considerarlo un “ingrediente”. Così, sull’onda della popolarità di cui godono la cucina vegetariana e vegana, arrivano le video-lezioni di “alta cucina naturale” dello chef stellato Pietro Leemann (del “Joia” di Milano): due piatti vegani “facili e saporiti, totalmente cruelty free, da scoprire su www.leidaa.info. A promuovere l’iniziativa dello chef, una paladina dei diritti degli animali, la parlamentare Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente: “con le video-lezioni di Leemann - racconta la Brambilla - vogliamo mostrare che si può arrivare al sapore senza infliggere dolore e senza sacrificare altri esseri senzienti. Non a caso il primo piatto si chiama “Riso della pace”, con una mantecatura tutta vegetale per soddisfare anche i palati più esigenti. Il secondo è invece un perfetto sostituto veg della tradizionale “torta pasqualina” realizzata con le uova”.
Spesso al centro di battaglie a dir poco controverse, come la proposta della denuncia penale per i consumatori di carne di coniglio, la ex Ministra del Turismo ha presentato le ricette di Leemann citando Leonardo da Vinci: “verrà un giorno in cui l’uccisione di un animale sarà considerata come l’uccisione di un uomo. Ma Da Vinci - spiega l’ex ministro del Turismo - non poteva certo immaginare che cinque secoli dopo l’industria alimentare avrebbe letteralmente “macinato” miliardi di vite per produrre cibo, negando a queste povere creature il rispetto di ogni diritto. A Pasqua, festa della Resurrezione e della vita, il tutto assume una dimensione ancora più crudele: quella, appunto, della strage di piccoli fatti nascere solo per essere allontanati dalle madri e poi - magari dopo interminabili viaggi sulle strade - per essere uccisi e finire nel piatto”.
“Per fortuna - continua Brambilla - almeno in Italia, l’usanza è sempre meno seguita: nell’ultimo quinquennio (2010-2014) si è passati da 4.834.473 a 2.129.064 tra agnelli e capretti macellati ogni anno ed è sempre più diffuso un modo di sentire diverso nei confronti degli animali e in particolare di quelli sacrificati in tenera età solo per esigenze di mercato (maialini, conigli, pulcini maschi). Con le video-lezioni di Leemann - prosegue Brambilla - vogliamo mostrare che si può arrivare al sapore senza infliggere dolore e senza sacrificare altri esseri senzienti. Non a caso il primo piatto si chiama “Riso della pace”, con una mantecatura tutta vegetale per soddisfare anche i palati più esigenti. Il secondo è invece un perfetto sostituto veg della tradizionale “torta pasqualina” realizzata con le uova”.
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