Biocarburante dall’olio usato per friggere patatine e hamburger. A pensarlo è la Agri-Energy, compagnia inglese del Galles che ha progettato di costruire un impianto da 75 milioni di euro nella cittadina di Pembrokeshire per convertire l’olio usato dai fast food in biodiesel e elettricità. Non solo, nello stesso impianto, saranno processati anche residui di processi agricoli e animali per creare energia pulita.
Hanno già aderito come partner di questa iniziativa colossi come McDonalds e Burger King, che intendono raffinare l’olio di cottura usato e altri componenti naturali.
“Il nostro diverrà un centro di eccellenza per l’energia rinnovabile - afferma Robert Behan, capo esecutivo dell’Agri-Energy, una sussidiaria dell’Irish Food Processors - la materia prima ci verrà fornita direttamente dalle catene di ristoranti e sarà usata per alimentare un impianto da 35 megawatt, che darà energia ad almeno 60.000 abitazioni nonché 200.000 tonnellate di biodiesel l’anno che saranno utilizzate principalmente dalle raffinerie locali. Inoltre - conclude Behan - almeno 100 persone saranno impegnate durante la costruzione dell'impianto e altre 80 lavoreranno a tempo pieno con un salario intorno ai 60.000 euro l’anno”.
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