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LA CURIOSITÀ

Quando i “G7” diventano anche vetrine per le eccellenze del vino e dell’accoglienza italiana

I Ministri degli Interni in Irpinia, da Feudi di San Gregorio. Dopo i G7 Agricoltura e dei “Parlamenti” a Villa della Torre (Marilisa Allegrini)
ACCOGLIENZA, agroalimentare, BORGO SAN GREGORIO, FAMIGLIA CAPALDO, FEUDI DI SAN GREGORIO, G7, G7 INTERNI, IRPINIA, MADE IN ITALY, MATTEO PIANTEDOSI, MINISTRO DELL'INTERNO, VETRINE, Italia
Feudi di San Gregorio, in Irpinia

Quando i “G7” diventano anche vetrine per le eccellenze del vino e dell’accoglienza italiana. Se il G7 Agricoltura tra Ortigia e Sircusa, nei giorni scorsi, è stato, ovviamente, il caso più clamoroso e conclamato, preceduto dal “DiviNazione Expo” 2024 con uno sforzo economico importante sostenuto dalle Regioni (e con il vino in prima linea, con Vinitaly e non solo), i lavori e i momenti conviviali dei rappresentati dei Governi di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti d’America non di rado, nel Belpaese, toccano eccellenze assolute legate al vino. Così è stato, ad inizio settembre, quando i presidenti di Parlamenti e Camere Basse si sono ritrovati a Verona, e hanno brindato in Valpolicella, a Villa della Torre, gioiello di Marilisa Allegrini, con i vini delle tenute della produttrice nella villa cinquecentesca, icona del territorio.
E così è, in queste ore, con i Ministri dei Paesi riunti nel G7 Interni (di scena dal 2 al 4 ottobre, a Mirabella Eclano), che si sono incontrati a Borgo San Gregorio (Sorbo Serpico, Avellino), il polo dell’accoglienza di Feudi di San Gregorio, uno dei gruppi di riferimento del vino italiano, con il cuore in Irpinia, ma con tenute in diversi territori (come Galardi, produttore dell’iconico vino Terra di Lavoro, nel casertano, Basilisco, cantina simbolo del Vulture, Campo alle Comete, a Bolgheri, e Sirch, nei Colli Orientali del Friuli, e anche ad Ischia, con il progetto Costa delle Parracine), per l’apertura dei lavori guidati dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Il benvenuto è stato celebrato con un cocktail tra i vigneti, davanti alla bottaia della cantina, nel quale sono stati serviti gli spumanti Metodo Classico della linea Dubl, realizzati con uve autoctone campane. Dopo una visita alla cantina, la serata ha proseguito con una cena di gala nel ristorante San Gregorio, interno alla cantina. Menu integralmente ispirato all’orto aziendale. Protagonisti della cena, apprende WineNews, chiaramente, sono i vini delle Tenute della famiglia Capaldo, con particolare attenzione alle Riserve dei vitigni autoctoni, come il Greco di Tufo Cutizzi, il Fiano di Avellino Pietracalda e il Taurasi Piano di Montevergine.

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