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REPUBBLICA.IT

Riduce, riutilizza, ricicla: la cantina ecologica ... Dieci regole per un vino “verde”, non solo per i produttori, ma anche per gli appassionati... Il carrello per la spesa in plastica riciclata, l’energia prodotta da pannelli fotovoltaici, gli scaffali in alluminio recuperato dalle lattine gettate. Tutto questo, e altro ancora, nel supermercato ecologico progettato da Sergio Lupi, ancora in fase sperimentale, ma ben presto realtà. Questo supermercato, concepito in chiave ecologica, ha anche un angolo vino attrezzato di cantina eco-compatibile.
La cantina, non più il luogo nascosto della casa, si pone al centro dell’abitazione. Quindi non solo funzionale, ma anche gradevole esteticamente. E, nell’ottica di risparmio energetico e di rispetto dell’ambiente, sostenibile.

Sono loro, i produttori di vino, gli esperti di cantine. E, in occasione del Vinitaly, all’unisono hanno affermato la volontà di utilizzare accorgimenti tecnologici per aumentare la qualità del prodotto, senza dimenticare l’impatto ambientale dei processi produttivi e delle sostanze prodotte.
Così nasce il decalogo dell’azienda ecologically correct, più una serie di buoni propositi che delle regole fisse, stilato da Winenews.it, sito per gli enoappassionati in rete.


La cantina ecologica:

1. è costruita secondo i dettami della bio-architettura, cioè senza sprechi, minimizzando le emissioni inquinanti e tenendo conto dell’impatto sull’ambiente;
2. pratica la viticoltura biologica e biodinamica, senza utilizzo di OGM, fertilizzanti e pesticidi chimici;
3. si impegna per la riqualificazione del territorio, attraverso l’inerbimento per salvaguardare i terreni dall’erosione;
4. riduce i consumi idrici, grazie ai sistemi di irrigazione a goccia;
5. utilizza energie rinnovabili, come il sole e le biomasse (i materiali organici generati dai vigneti);
6. è dotata di un sistema di raccolta e conservazione delle acque, come vasche di accumulo, laghi o dighe per conservare l’acqua piovana da riutilizzare e, allo stesso modo, vasche per il convoglio delle acque di scarico;
7. riduce le emissioni e l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, ovvero l’anidride carbonica emanata in fase fermentativa, ma anche dai mezzi agricoli a gasolio e dagli impianti di riscaldamento; per quanto riguarda gli scarichi idrici, è necessario un fitodepuratore che tratta le acque reflue di processo prima di scaricarle;
8. riduce, riutilizza, ricicla: ovvero la regola delle tre “R” applicata al vino, riducendo gli imballaggi, come bottiglie, tappi, cartoni ed etichette;
9. comunica ai dipendenti, fornitori e clienti il proprio impegno ambientale, per sensibilizzare e coinvolgere tutti, addetti ai lavori, famiglie e aziende;
10. è dotata della certificazione ambientale (ISO 14001 o EMAS), per adottare un Sistema di Gestione Ambientale, riducendo al massimo l’impatto dei propri processi produttivi con il riciclo, lo smaltimento, e la diminuzione degli sprechi.
Per maggiori informazioni www.winenews.it

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