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Il riscatto di “Re Brunello” primo al mondo dopo la paura ... L’International Wine Challange ha assegnato la palma di miglior vino al Romitorio di Sandro Chia. Speranze per la vendemmia. È la rivincita dopo la crisi e i guai giudiziari di alcune aziende di Montalcino... Il premio... Il riscatto del Brunello. In sofferenza per la crisi economica globale e colpito nell’immagine dall’inchiesta penale che ha portato guai giudiziari e declassamento di produzioni per violazione del disciplinare, adesso il vino di Montalcino, uno dei più noti e celebrati, si rifà con un premio che gli assegna il primato nel mondo e aspettando una vendemmia di qualità. È stato l’International Wine Challenge, concorso britannico giunto alla 27/ma edizione in cui sono stati assaggiati “alla cieca” oltre 10 mila vini provenienti da tutto il mondo, ad indicare il Brunello di Montalcino Riserva 2004 del Castello Romitorio, di proprietà dell’artista Sandro Chia, il miglior vino rosso al mondo. Una gran soddisfazione, subito celebrata, per Montalcino e l’intera Toscana.

A dare notizia del primato assegnato a Londra è il sito internet Winenews. Immediate, appunto, le reazioni. “Siamo molto soddisfatti per aver vinto uno dei più prestigiosi concorsi internazionali - si è affrettato a dire il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino Ezio Rivella - Il premio è andato al Brunello di Sandro Chia ma possiamo considerarlo la prova della vitalità di questo territorio. È importante - ha aggiunto Rivella - perché ci dà fiducia in un momento come questo in cui occorre restare sulla ribalta internazionale”. Felice anche l’assessore regionale all’gricoltura Gianni Salvadori. “Faccio tutte le mie congratulazioni all’azienda - dice - È la conferma che la Toscana ha prodotti davvero eccezionali, un bel biglietto da visita nel mondo”.

A Montalcino, dunque, calici in alto guardando speranzosi il cielo. “Non deve piovere - scongiura Donatella Cinelli Colombini, produttrice e vicepresidente del Consorzio del Brunello, aspettando l’inizio della vendemmia a fine mese - Il sole, e anche il vento per asciugare l’umidità dai vigneti, sono fattori che possono perfezionare la maturazione delle uve. Il grado alcolico è già elevato, l’acidità sorprendentemente alta, solo la maturità fenolica appare ancora indietro, soprattutto a causa di bucce spesse e piuttosto rigide. Tutto comunque fa sperare in una vendemmia a cinque stelle”.

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