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REPUBBLICA.IT

Brunello gettato nelle fogne, arrestato dipendente della cantina ... Come ritorsione per una scelta aziendale che assegnava un alloggio ad un collega, un dipendente della cantina “Case Basse” ha distrutto 600 ettolitri di vino nelle fognature distruggendo la produzione vinicola di cinque anni di vendemmia. Ci sarebbe la vendetta di un ex dipendente dietro l’atto vandalico che nella notte tra il 2 e il 3 dicembre ha visto qualcuno introdursi nella cantina della casa vinicola “Case Basse” di Montalcino e gettare nelle fogne più di 600 ettolitri di vino destinato a diventare Brunello, cioè le annate che vanno dal 2007 al 2012. Sembrerebbero quindi decadute le piste di un’intimidazione mafiosa e quella di una vendetta di altri produttori della zona. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura di Siena, hanno individuato in un ex dipendente l’autore del gesto, che ha compiuto il sabotaggio come ritorsione per l’assegnazione di un alloggio aziendale ad un altro collega. Il danno arrecato dal gesto vandalico viene stimato in 2,5 milioni di euro, per quanto riguarda il prodotto nelle botti. Ma la cifra si avvicina e supera i 10 milioni se si calcola che è andata perduta una quantità di vino tale da riempire più di 83mila bottiglie che Case Basse vende a 130 euro l’una. È plausibile infine, che piccole quantità delle annate distrutte e che si sono salvate, possano raggiungere quotazioni altissime. L’arrestato è un romano di 39 anni, A.D., già conosciuto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, spiegano sempre i militari, sarebbe stato “mosso da vecchi rancori” nei confronti del suo ex titolare: tra i motivi, “quello dell’aver preferito un altro dipendente nell’assegnazione di un alloggio di pertinenza dell’azienda”. La scoperta dell’atto vandalico risale al 3 dicembre scorso: chi ha agito, dopo essere entrato nella cantina di Case Basse, aveva aperto i rubinetti delle botti facendo defluire nelle fogne 600 ettolitri di Brunello, distruggendo l’intera produzione di vino dal 2007 al 2012. Le indagini, coordinate dal pm Aldo Natalini, inizialmente si erano indirizzate su varie ipotesi investigative 2per poi convergere su quella che ha portato all’arresto dell’odierno indagato nei cui confronti venivano raccolti molteplici e concreti elementi di responsabilità in ordine al contestato reato di sabotaggio”. Maggiori particolari saranno resi noto in una conferenza stampa in programma alle 11 al comando provinciale dei carabinieri a Siena.

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