Lo studio sulla riforma della disciplina delle Doc del vino è definito molto positivo da Davide Gaeta, consigliere delegato dell'Unione Italiana Vini, la "Confindustria del vino", che sottolinea a WineNews come "l'obiettivo primario sia stato quello di semplificare una normativa che è diventata difficile da gestire". "Le imprese si sanno ormai gestire - afferma Gaeta - sanno bene che occorre produrre secondo qualità e, quindi, non credo che avere una normativa sulle doc più snella sia una mossa sbagliata". Inoltre, secondo il consigliere delegato dell'Unione Italiana Vini (Uiv), "oggi le imprese sono cresciute di livello, bisogna aver più fiducia altrimenti - ha spiegato - le denominazioni di origine rischiano di essere sommerse dalla normativa". Gaeta ha anche aggiunto che la commissione delle organizzazioni del vino, coordinata dall'Accademia della Vite e del Vino, "ha lavorato fortemente per la revisione della 164/92: la struttura della legge storica è buona, ma nel tempo era necessario rendere più fluido il modello di realizzazione dei disciplinari di produzione dei vini doc".
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