Forte contrazione dei redditi agricoli nell’Unione europea. Lo rileva Eurostat, che secondo le prime stime per il 2009 indica una diminuzione del 12,2%, dopo quella del 2,5% del 2008.
Per l’Italia, la caduta dei redditi è indicata dall’ufficio europeo di statistica nel 25,3%, una delle più alte nell’Ue, subito dopo l’Ungheria che segna una diminuzione del 35,6%. Il calo dei redditi agricoli, così come è stata misurata nell’Ue, spiega Eurostat, deriva dalla caduta dei redditi reali (-14,2%) accompagnata da una riduzione della manodopera (-2,2%).
I redditi agricoli sono calati significativamente anche in Lussemburgo (-25,1%), nella Repubblica Ceca (-24,1%) e in Irlanda (-22,3%), oltre che in Germania (-21%). A due cifre anche il calo di Francia (-19,8%) e di Austria (-20,4%).
In rialzo, al contrario, i redditi del Regno Unito (+14,3%), Malta (+9,1%) e della Finlandia (+2,6%), gli unici Pesi Ue con il segno più insieme a Grecia (+1%) e Cipro (+1,1%).
Nel 2009, sottolinea ancora l’ufficio di statistica Ue, il valore della produzione agricola (prezzi alla produzione) dovrebbero diminuire del 10,9%. La più forte riduzione dei prezzi è quella che riguarda i cereali (-27,5%) seguita dal floro-vivaismo (-15,6%), dall’olio d’oliva (-14,7%) e dalla frutta (-12,3%). Quanto al comparto dell’allevamento, le più significative diminuzioni dei prezzi sono quelle che riguardano il latte (-20,3%), i suini (-4,2%) e i bovini (-1,8%).
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