Ottobre è il mese che vede la presentazione delle principali guide del vino italiane: cresce, dunque, l’attesa tra produttori e addetti ai lavori per conoscere quella che dovrebbe essere la mappa delle eccellenze enologiche del Belpaese.
Tra i giudizi più attesi e più chiacchierati quelli del “Gambero Rosso”, la guida più consultata d’Italia, da quest’anno orfana di Slow Food, che assegna i celeberrimi bicchieri. Ed è proprio sui premi speciali dell’editore del mondo del vino più comunicato del nostro Paese, che cominciano i primi rumors, sicuramente testimonianza di un’importanza reale.
La cantina dell’anno dovrebbe essere quella piemontese di Bruno Giacosa a Neive (Cuneo); sempre piemontese è il miglior rosso, il Gattinara Osso San Grato 2005 di Antoniolo. Tra i bianchi, ha primeggiato il Fiano di Avellino Colli di Lapio ’08 di Clelia Romano; nelle “bollicine”, l’ha spuntata il Trento Altemasi Graal Brut Riserva 2002 Cavit. La palma di viticoltore dell’anno va al pugliese Gianfranco Fino. Nei passiti al vertice l’Emilia Romagna, con il Barattieri Colli Piacentini Vin Santo Albarola Val di Nure 1999. La cantina emergente dovrebbe essere ancora dell’Emilia Romagna, Gallegati. L’enologo non è uno dei soliti big, ma un giovane di belle speranze.
La novità 2009 è, comunque, costituita dai “tre bicchieri” plus (che saranno una trentina), ovvero un riconoscimento ulteriore dato dal direttore della Guida più importante d’Italia, Daniele Cernilli.
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