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SALONE DEL VINO - ALFREDO CAZZOLA: “VOGLIAMO FAR CRESCERE LE IMPRESE”. IL SOTTOSEGRETARIO ALLE POLITICHE AGRICOLE, DELFINO: "E’ UN MODO NUOVO DI PROMUOVERE IL MADE IN ITALY"

Il Salone del Vino è ufficialmente partito: è il tratto distintivo della rassegna torinese (818 espositori per 38.000 metri quadrati) – aperta solo agli operatori professionali (ieri sono stati 4557, oltre a 260 giornalisti) - è quello della promozione delle aziende vitivinicole per creare nuove opportunità di mercato ad uno dei settori del made in Italy in maggiore ascesa quantitativa e qualitativa. Lo ha ribadito ieri Alfredo Cazzola: “tra i nostri obbiettivi c’è quello di preparare il mercato italiano e, soprattutto quello estero, a un nuovo campionato di serie A, più aderente alle necessità di crescita delle imprese vitivinicole di qualità. Le aziende del vino pretendono nuove e maggiori attenzioni e la situazione nazionale ed internazionale in questo momento richiedono un riposizionamento complessivo e un nuovo impulso promozionale di tutto il comparto vitivinicolo”. Il presidente di Lingotto Fiere ha così ribadito il concetto base del Salone: “Qui il vino acquista valore”. Affermazione largamente condivisa dal Sottosegretario per le Politiche Agricole, Teresio Delfino che ha aggiunto: “apprezzo l’intuizione che ha avuto Lingotto Fiere e che ha dato vita al Salone del Vino. Questa manifestazione raccoglie così le nuove istanze che vengono dalle imprese del settore. Il nostro comparto agroalimentare sta godendo di visibilità e successo, ma proprio per consolidarlo ci vogliono appuntamenti e soprattutto innovativi come questo di Torino. La sfida del Salone ospitato qui al Lingotto – ha teso a sottolineare l’esponente del governo italiano – non è un duplicato di altre importanti manifestazioni, ma propone un nuovo modo di presentare la grande qualità delle nostre produzioni vitivinicole”. Il sottosegretario ha trovato eco alle sue parole in Augusto Bocchini, presidente di Confagricoltura, e soprattutto in Ezio Rivella, presidente dell’Unione Italiana Vini che hanno preso la parola durante la cerimonia di inaugurazione. Ha sottolineato Rivella: “Il potenziale economico del vino è enormemente cresciuto a partire da metà degli anni ’90. C’è dunque spazio per un nuovo Salone”.

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