“Etichette intelligenti”, senza messaggi choccanti, ma educativi al consumo moderato e responsabile del vino. Dal Salone di Torino parte una proposta di mediazione tra chi vorrebbe imporre sulle bottiglie moniti del tipo di quelli stampati sui pacchetti delle sigarette e chi invece vede proprio nel vino una leva per fare conoscere la necessità e i benefici dell’appropriato consumo delle bevande alcoliche. Medici ed esperti hanno rilanciato le proprietà salutistiche del vino. Ed è stato sottolineato con fermezza che “il vino non c’entra nulla con lo sballo dei giovani e con le stragi sulle strade”.
“Il vino ha ormai effetti benefici confermati da molteplici studi e le sue proprietà hanno maggiore effetto, anche tra gli anziani, se il consumo è “sistematico”, ha affermato il geriatra Carmine Macchione, dirigente nazionale dell’Acsa (Associazione cardiologi e specialisti ambulatoriali). “Il vino, meglio ancora se rosso, ha proprietà anti-ossidanti che ritardano l’invecchiamento, il suo consumo protegge il cuore, contrasta il morbo di Alzheimer, ed ha benefici effetti psicologici”, ha aggiunto il geriatra. A dispetto dei tanti studi favorevoli, non sono rare le voci contrarie.
“Da due-tre anni si sta assistendo ad un attacco senza precedenti nei confronti del vino - ha esordito il critico enogastronomico Paolo Massobrio - un sociologo francese ha detto senza mezzi termini che è un veleno e che provoca esclusione sociale, il ministro Ferrero ha affermato che è meglio uno spinello di un bicchiere di vino e un importante quotidiano italiano pubblica spesso una foto con una bottiglia di vino accanto alla polverina bianca come immagine correlata a servizi sulla droga”.
Il senatore Tomaso Zanoletti, presidente dell’Osservatorio nazionale sulle proprietà salutistiche del vino, ha ricordato che “appena due giorni fa abbiamo dovuto contrastare, a Palazzo Madama, la proposta di una norma che vuole impedire le degustazioni di vino al di fuori di ristoranti e bar. Con questo principio, non sarebbe stato neppure possibile aprire il Salone del Vino”.
Pietro Caviglia, presidente dell’Ugivi - Unione giuristi della vite e del vino, propone, tuttavia, di incollare sulle bottiglie etichette che ricordano i possibili danni provocati dall’alcol. “Non frasi choccanti, sarebbe una catastrofe per il settore vitivinicolo - ha affermato - ma un avvertimento se non altro rivolto ai rischi per chi guida. Il settore può arrivare ad un compromesso con il legislatore”.
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