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Sarà più facile esportare vino in Canada, che per l’Italia vale 70 milioni di litri e 400 milioni di dollari, grazie all’azzeramento dei dazi doganali previsto da “Ceta”, l’accordo di libero scambio tra Ue e il Paese. L’annuncio nel Forum “Wine2Wine”

Si accorciano i tempi dell’azzeramento dei dazi doganali applicati alle importazioni di vino in Canada previsto dal “Ceta”, l’accordo di libero scambio tra Unione Europea e il Paese nordamericano, tra i mercati più importanti per l’Italia enoica, avviato nel 2008. Ad annunciarlo, a “Wine2Wine” a Verona, Emmanuel Kamarianakis, consigliere del Ministro agli Affari Commerciali dell’Ambasciata del Canada a Roma.
“Entro 18-24 mesi - ha esordito Kamarianakis - sarà operativa la parte dell’accordo che prevede l’eliminazione dei dazi per il 98% dei flussi commerciali, tra cui il vino; il restante 2% invece rimarrà per i prodotti agricoli”. Tra gli obiettivi dell’entrata in vigore del “Ceta”, anche la semplificazione delle procedure doganali; la trasparenza dei flussi commerciali e lo snellimento degli ostacoli tariffari. “Da questo accordo - ha proseguito Kamarianakis - ci aspettiamo un aumento di 12 miliardi di dollari di scambi commerciali provenienti tra l’Europa e il nostro Paese”.
Una buona notizia, visto che il consumo del vino, in Canada, continua a crescere. Nel 2013, i canadesi hanno bevuto 220 milioni di bottiglie di vino l’anno, con un consumo pro capite di 17,4 litri (pari a 234 dollari). Le importazioni (oltre 370 milioni di litri) rappresentano il 70% del vino in circolazione con 1,97 miliardi di dollari di fatturato e una crescita del 4,3%. Senza contare che l’Italia, in Canada, con 70 milioni di litri , è il primo Paese importatore per volume e secondo (con gli Usa) per valore sui 400 milioni di dollari, sorpassato dalla Francia che, secondo Emmanuel Kamarianakis, “arriva sul mercato canadese con più dinamicità e con proposte più attraenti che fanno aggiudicare alle etichette francesi un miglior posizionamento. Occorre che l’Italia si organizzi meglio, facendo più gioco di squadra”.

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