Se chiedete ad un astronauta, specialmente italiano, cosa gli manchi di più sullo spazio, la risposta più probabile sarà “il cibo”. Perché mangiare per settimane barrette e leccornie liofilizzate, senza mai concedersi qualcosa di fresco, può diventare snervante. O meglio, poteva, perché adesso, per la prima volta nella storia, gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) mangeranno cibo coltivato nell’ambiente in microgravità dello spazio. L’astronauta statunitense Scott Kelly e gli altri membri dell’equipaggio assaggeranno quindi le loro insalate di lattuga raccolte direttamente dal laboratorio orbitante. La Nasa, intanto, spera che l’esperimento possa permettere, in futuro, di rifornire una fonte di cibo sostenibile per gli astronauti durante le lunghe missioni nello spazio.
“La frutta fresca e la verdura, come pomodori, mirtilli e lattuga romana - ha spiegato Ray Wheeler, capo del programma della Nasa per lo sviluppo di tecniche per assicurare il mantenimento delle condizioni di vita nello spazio - sono ottimi antiossidanti. La disponibilità di prodotti freschi, inoltre, può anche avere un impatto psicologico positivo sugli astronauti e potrebbe fornire una certa protezione contro le radiazioni cosmiche”. “Le piante coltivate in sistemi di coltura in microgravità - ha stimato Gioia Massa, scienziato dell’agenzia spaziale degli Stati Uniti che sta lavorando su questa ricerca nel Centro Kennedy in Florida - diventeranno elementi importanti di tutti i futuri viaggi spaziali. Più gli esseri umani andranno lontano e più a lungo si allontaneranno dalla Terra, maggiore sarà la necessità di essere in grado di coltivare le piante per nutrirsi, per il riciclaggio dell’atmosfera e anche per i benefici psicologici”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025