L’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, a pochi giorni dalle festività, con sanzioni più severe rispetto a prima per chi viene trovato alla guida in stato di ebbrezza (con un tasso alcolemico oltre i 0,5 grammi per litro, limite che non è cambiato rispetto a prima, come abbiamo spiegato qui), ha suscitato grande preoccupazione. Nei consumatori, con molti che stanno rinunciando anche a bere un solo (e pressoché innocuo) calice di vino al ristorante, ma anche nei ristoratori che stanno da più parti lamentando un crollo verticale dei consumi, e, di conseguenza, anche i produttori di vino soffrono, soprattutto quelli più sbilanciati sul canale del fuori casa. In ogni caso, in attesa di capire bene gli effetti reali della riforma, nascono diverse iniziative in materia. E se qualche ristorante, sui social, inizia a comunicare che saranno messi a disposizione dei clienti degli etilometri certificati per autocontrollarsi prima di ripartire, nasce anche il progetto “Portami a casa”, firmato dall’Assoenologi guidata da Riccardo Cotarella. Che, sostanzialmente, consiste in shopper personalizzate fornite dai produttori e dai ristoratori, per portare via la bottiglia che non si finisce, e consumare il vino che resta comodamente ed in sicurezza, tra le mura domestiche. “Un piccolo gesto che può fare la differenza sia per chi si mette alla guida che per i produttori e per il mercato”, commenta Riccardo Cotarella.
“In un contesto di regole sempre più stringenti sul consumo di alcol alla guida, introdotte dal nuovo Codice della Strada, Assoenologi si fa promotrice del progetto “Portami a Casa”, un’iniziativa innovativa e responsabile rivolta sia ai produttori di vino italiani che ai ristoratori e a tutti i gestori di locali dove si consuma vino. L’obiettivo - spiega una nota - è salvaguardare la tradizione e il piacere di un buon bicchiere a tavola, garantendo al contempo la massima sicurezza per tutti. Le nuove disposizioni, pur mantenendo invariati i parametri legali sul tasso alcolemico, introducono strumenti come l’alcolock, che trasmettono un messaggio chiaro: alla guida, anche il minimo eccesso non è tollerato. Questa percezione sempre più rigorosa delle norme può scoraggiare i consumatori, inducendoli a rinunciare a un calice di vino durante una cena al ristorante, in enoteca e in tutti quei locali in cui si consuma vino. Facile immaginare il danno economico che, di riflesso, potrebbe ricadere sui produttori, sull’intera filiera vitivinicola italiana e anche sui tanti appassionati di vino che amano trascorrere serate di convivialità, accompagnate da un buon calice. Partendo da quest’ultima considerazione Assoenologi suggerisce una soluzione semplice e pratica: quando la bottiglia di vino ordinata non viene consumata interamente, il cliente può portarla a casa. Questo gesto è possibile grazie a delle shopper personalizzate fornite direttamente dai produttori ai gestori dei locali. Shopper che permettono al cliente di trasportare la bottiglia in sicurezza e legalità”.
Nel concreto, i produttori di vino forniranno ai gestori, assieme alle bottiglie, le shopper dedicate, brandizzate con il marchio della tenuta o della cantina e con lo slogan “Portami a Casa”. Al termine della cena, se la bottiglia non è stata consumata completamente, il gestore del locale offrirà al cliente la possibilità di riporla nella shopper e portarla a casa. Il cliente potrà così godere del vino in un momento successivo, senza rischi e senza sprechi.
“Questa iniziativa vuole incentivare il consumo moderato e consapevole di vino, senza privare i consumatori del piacere di accompagnare i pasti con un buon calice. Allo stesso tempo, ci impegniamo a promuovere una maggiore sicurezza stradale e a ridurre i rischi legati all’abuso di alcol alla guida”, spiega il presidente nazionale Assoenologi, Riccardo Cotarella. “L’iniziativa - aggiunge - rappresenta anche un’opportunità per i produttori di rafforzare il legame con i consumatori, offrendo un servizio aggiuntivo che valorizza il marchio. Allo stesso tempo, i ristoratori e i vari gestori di locali possono contribuire attivamente alla sicurezza stradale, migliorando l’esperienza complessiva del cliente. Per questo - sottolinea ancora Cotarella - speriamo che la proposta di Assoenologi venga recepita correttamente da tutte le famiglie vinicole e dai gestori dei locali, così da unirsi a questa iniziativa per promuovere un consumo di vino responsabile, piacevole e sicuro”.
“Se la sicurezza alla guida è prioritaria, dobbiamo porre la massima attenzione anche ai mercati del vino. Tutelarli ne va della sopravvivenza di migliaia di produttori e di un indotto economico che non possiamo permetterci di perdere - spiega ancora Cotarella - e l’iniziativa di Assoenologi può essere una prima risposta, ma ancora più importante è veicolare la giusta comunicazione. Il nuovo Codice della Strada, rispetto alle vecchie norme, non apporta alcuna modifica ai limiti del tasso alcolemico e quindi quello che era consentito bere prima, è consentito anche oggi. Gli allarmismi che si sono scatenati nelle ultime settimane sono probabilmente figli della scarsa conoscenza delle nuove norme e forse anche un po’ strumentali”.
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