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SOSTENIBILITÀ

Se il più antico wine club al mondo “sdogana” le bottiglie di plastica per il vino

The Wine Society lancia una linea permanente di contenitori in Pet riciclato. L’obiettivo è dimezzare la propria impronta di carbonio entro il 2032
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Sono quattro i vini di The Wine Society venduti nelle nuove bottiglie in Pet riciclato

Il futuro bussa alla porta del più antico club del vino al mondo: The Wine Society, fondato a Londra nel 1874 e ancora oggi tra i riferimenti internazionali per gli acquisti di etichette online, lancia e inserisce nella sua gamma una linea di bottiglie in Pet riciclato 100%, di forma piatta. La nuova linea, realizzata dall’azienda specializzata Packamama, comprenderà alcuni dei vini a marchio più noti, tra cui l’etichetta più venduta, il White Burgundy. La novità fa parte del piano di sostenibilità di The Wine Society, che punta all’obiettivo di dimezzare la propria impronta di carbonio totale entro il 2032.
Le nuove bottiglie, insieme ai tappi e alle etichette, sono completamente riciclabili a casa e raccolte dal 99% delle autorità locali del Regno Unito per il riciclaggio a domicilio. Il design piatto ed il peso ridotto delle bottiglie sono progettati per offrire un notevole risparmio di carbonio in relazione alla produzione, al trasporto e al riciclaggio. Sono realizzate in “Prevent Ocean Plastic, un Pet riciclato per uso alimentare: il materiale è classificato come plastica destinata agli oceani, il che significa che è stata trovata ad una distanza di 50 km da una costa oceanica e sarebbe stata ad alto rischio di finire nei nostri oceani se non fosse stata raccolta. Le bottiglie sono incolori e dotate di un inibitore Uv che protegge il contenuto dalla luce. I vini rossi sono confezionati in bottiglie verdi e, sia queste che le bottiglie incolori per i vini bianchi, hanno un’avanzata tecnologia di barriera all’ossigeno per aumentare la durata di conservazione, anche se The Wine Society consiglia di berle entro 12 mesi dall’acquisto.
Le etichette utilizzano un adesivo appositamente progettato per rendere le bottiglie riciclabili. I tappi a vite sono inoltre vincolati per essere conformi alla direttiva Ue sulla plastica monouso. “Secondo la nostra ricerca, le bottiglie di vetro rappresentano il 31% delle emissioni totali di The Society - ha spiegato Dom de Ville, direttore della sostenibilità e dell’impatto sociale di The Wine Society - per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi dobbiamo ridurre significativamente le nostre emissioni attribuibili agli imballaggi. Un modo per farlo è mettere i nostri vini in formati a basse emissioni di carbonio. Anche se il Pet riciclabile potrebbe sembrare controverso, con la tecnologia odierna e in assenza di un sistema adeguato nel Regno Unito per raccogliere e riutilizzare le bottiglie di vetro, la bottiglia di plastica riciclata è una buona opzione, con un’impronta di carbonio inferiore rispetto al vetro e può essere riciclata a casa”.
“Siamo profondamente grati che, dopo una prova positiva lo scorso anno - ha aggiunto Santiago Navarro, ceo e fondatore di Packamama - il wine club più antico del mondo abbia compiuto questo passo per ridurre le emissioni e contribuire al raggiungimento dei propri ambiziosi obiettivi di sostenibilità. Speriamo che questo serva da catalizzatore per altri nel nostro settore, per sperimentare o implementare innovazioni volte a ridurre la loro impronta di carbonio, in una crisi climatica in peggioramento”.

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