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Se la paternità del metodo “Champenoise” è universalmente riconosciuta al monaco dom Pérignon, l’etichetta di primo degustatore va a Luigi XV, il sovrano che per primo ha riconosciuto ed apprezzato le bollicine di Champagne

Italia
Re Luigi XV primo degustatore di Champagne del mondo

Sulle origini del metodo “Champenoise”, ossia il processo di produzione dei vini spumanti attraverso la rifermentazione in bottiglia con l’introduzione di zuccheri e lieviti selezionati, non ci sono grossi dubbi, e la paternità è universalmente riconosciuta al monaco dom Pérignon, ma chi è stato il primo degustatore delle bollicine francesi? Secondo lo storico Patrick Demouy, le prime bottiglie di Champagne (così come lo conosciamo oggi, e quindi frutto di assemblaggi e rifermentazioni) sono state stappate nel 1722 da Luigi XV, il “Bien-Aimé”, nella festa della sua incoronazione, nella cattedrale di Reims.
È vero che, come ricorda il portale francese “Vitisphere” (www.vitisphere.com), bottiglie di vini spumanti di Champagne venivano già comunemente stappate dall’aristocrazia francese alla fine del XVI secolo (sir George Etheredge vi fa riferimento nella sua pièce “The Man of Mode, del 1676), ma gli studi sulla presa di spuma e sulla seconda fermentazione in bottiglia iniziarono a dare risultati tangibili solo agli inizi del secolo successivo. Un’evoluzione qualitativa che lo stesso Patrick Demouy colloca in un lasso di tempo molto lungo, “tra il 1660 ed il 1710, caratterizzato dalle ricerche di dom Pérignon sull’assemblaggio ragionato delle diverse basi, ma anche sulla chiarifica e sulla vinificazione in bianco delle uve rosse”.
Il primo decreto reale ufficiale che riguarda lo Champagne, e che conferisce il monopolio del “vin de champagne gris” alla Normandia, è ancora a firma di Luigi XV, e risale al 1728. È legata alla figura del Re di Francia anche la prima rappresentazione pittorica dello Champagne, che compare in una tavola del pittore Jean-François de Troy del 1735, “Dejeneur d’huîtres”, destinata ad arricchire una delle sale da pranzo di Versailles, ed attualmente conservata ed esposta al Castello di Chantilly.

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