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CULTIVER PARIS

Se le città “restituiscono” la terra all’agricoltura: a Parigi l’orto urbano più grande del mondo

Sul tetto del Parc des Expositions un’azienda agricola da 14.000 metri quadrati. Nel piano dell’amministrazione 30 ettari agricoli entro il 2020

Altro che moda passeggera, o capriccio da radical chic: gli orti urbani sono una realtà, ed in un mondo che mangia ogni giorno milioni di ettari di terre coltivabili per costruire e cementificare, scoprire che a Parigi nascerà la più grande fattoria urbana al mondo è, letteralmente, una boccata d’ossigeno. Specie perché non è un intervento “spot”, ma il fiore all'occhiello di una campagna lanciata poco più di un mese fa dall'amministrazione della Capitale francese e dalla sindaca Anne Hidalgo, “Cultiver Paris”, un piano che porterà nella città, entro il 2020, 30 ettari di spazi agricoli urbani. Non solo colture, dai pomodori alla vite, ma anche vere e proprie fattorie, sia a scopi didattici che produttivi, che porteranno nella Ville Lumiere polli, capre, oche e quant'altro. A proposito di vite, nell' Île-de-France si contano ben 132 vigneti, di cui una dozzina a Parigi: i più importanti, ricorda il sito dell'amministrazione comunale, sono la Vigne du Parc George-Brassens (1.200 metri quadrati a Pinot Nero, Perlette e Pinot Meunier), la Vigne du Parc de Bellville (250 metri quadrati a Pinot Meunier e Chardonnay), la Vigne du Parc de Bercy (660 metri quadrati a Sauvignon e Chardonnay), la mitica Vigne de Montmartre (1.556 metri quadrati principalmente a Gamay e Pinot Nero) e la Vigne de Butte-Bergeyre (600 metri quadrati a Sauvignon, Chardonnay, Moscato, Chasselas e Pinot Nero)
L'orto urbano più grande del mondo, invece, sorgerà sul tetto del Padiglione 6 del Parc des Expositions a porte de Versailles, su una superficie di 14.000 metri quadrati, e verrà inaugurato a Primavera 2020. L’orto ospiterà più di trenta specie di piante diverse, tutte coltivate con i metodi dell’agricoltura biologica e con una tecnica avveniristica, l’aeroponica:
in verticale, senza bisogno di terra, attraverso un sistema di irrigazione delle radici, che non richiedere pesticidi e riduce al minimo il rischio di possibili inquinanti. Se ne prenderanno cura una ventina di agricoltori, che potrebbero riuscire a produrre fino ad una tonnellata di frutta e verdura al giorno, ma ci sarà anche la possibilità, per i residenti, di affittare piccoli appezzamenti di terra da coltivare. Il grosso delle produzione, comunque, andrà a rifornire prima di tutto il ristorante che aprirà sul tetto, con un menu, ovviamente, a base di frutta e verdura di stagione, ma anche i locali del quartiere. “L’obiettivo è rendere questa fattoria un modello di produzione sostenibile riconosciuto in tutto il mondo. Useremo prodotti di qualità, cresciuti al ritmo dei cicli della natura, nel cuore di Parigi - ha spiegato Pascal Hardy, fondatore di Agripolis, l’impresa agricola urbana che sta dietro al progetto - ed i nostri prodotti freschi verranno utilizzati per nutrire gli abitanti del sud-ovest della città, direttamente o attraverso orti, negozi, hotel e mense, contribuendo così a ridurre la distanza percorsa dal cibo. Inoltre, non useremo pesticidi o prodotti chimici, quindi la fattoria sarà un paradiso per la biodiversità”.

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