Gli effetti del cambiamento climatico sulla viticoltura, le più recenti tecnologie per la gestione sostenibile del vigneto, le tecniche di protezione da virus e funghi della vite, fino agli studi di genetica e genomica per individuare i geni responsabili della qualità dell’uva. Saranno questi i temi discussi all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige - vera punta di eccellenza nel panorama degli enti di ricerca e trasferimento tecnologico che si occupano di vitivinicoltura - al “Convegno nazionale di viticoltura” n. 3, di scena dal 6 al 9 luglio nella cittadina trentina, con i più autorevoli esperti italiani e internazionali del settore, come, tra gli altri, Attilio Scienza e Leonardo Valenti, dell’Università di Milano, e Mario Fregoni, dell’Università di Piacenza. Patrocinato dalla Provincia autonoma di Trento, dalla Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana-Gruppo di Lavoro Viticoltura, dall’Accademia Italiana della Vite e del Vino, il convegno vedrà la presenza di oltre 150 esperti tra professori universitari, ricercatori e studenti provenienti da tutta Italia. In programma, anche visite alle cantine del territorio, mentre un intero pomeriggio sarà dedicato ai vigneti della valle di Cembra, un’area viticola molto particolare dove l’esperienza dell’uomo si intreccia con le difficili condizioni ambientali di coltivazione. Giovedì 8 luglio, al PalaRotari di Mezzocorona, sarà di scena un seminario pubblico sui “vitigni resistenti”, dove prestigiosi ricercatori di fama internazionale illustreranno l’attività di miglioramento genetico volto all’ottenimento di nuove cultivar resistenti alle principali malattie fungine della vite. Per il programma del Convegno www.fondazioneedmundmach.it/conavi2010.
Federico Pizzinelli
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