Sempre meno soldi per la tavola degli italiani. Nel 2013 la spesa media delle famiglie per i generi alimentari non è arrivata a 500 euro al mese, con un calo delle quantità acquistate del 12% circa rispetto ai livelli pre-crisi e un budget che ritorna ai livelli degli anni ‘60. A denunciralo la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori su dati Istat.
“La situazione economica del Paese è così critica che un italiano su due continua a comprare solo l’essenziale -spiega la Cia- con il risultato che nell’anno le vendite alimentari sono crollate sia nei supermercati (-1,3%) che negli ipermercati (-1,9%), restando in territorio positivo solo nelle cattedrali del “low-cost” (+1,6%). D’altra parte, oggi sono 6,5 milioni di famiglie che dichiarano di fare regolarmente la spesa nei discount pur di risparmiare. Il 42% privilegia i “formati convenienza” e il 32% abbandona i grandi brand per marche meno conosciute e prodotti di primo prezzo”.
“Ma è chiaro che se non si uscirà - osserva la Cia - da questa fase di perenne emergenza, il Paese non ce la farà a ripartire. Il Governo deve prendere al più presto provvedimenti seri a sostegno delle famiglie, anche perché senza ripresa dei consumi non ci può essere ripresa dell’economia”.
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