Dare la possibilità a giovani disabili di formarsi e imparare un mestiere nel campo della ristorazione e della cucina, sperando poi un domani anche di poter lavorare a fianco di grandi chef stellati. E’ il progetto “Valgo anch’io”, presentato oggi a Vinitaly dal portavoce della Comunità Mario Marazziti, insieme, tra gli altri, al direttore generale VeronaFiere, Giovanni Mantovani.
L’idea prende le mosse dal progetto avviato a Roma dalla Comunità della Trattoria de “Gli Amici”, un vero e proprio locale nel cuore di Trastevere, che vuol favorire l'inserimento e l'integrazione delle persone disabili nel mondo del lavoro. Qui i ragazzi disabili possono lavorare e seguire degli appositi corsi di formazione professionale sulla ristorazione, il cibo, il bar, ma anche sui vini, la cucina e la gestione del cliente.
“Solo lo scorso anno - ha detto Marazziti - abbiamo formato 23 ragazzi, di questi 13 hanno già trovato lavoro in alcuni ristoranti di Roma e tre di loro lavorano addirittura in ristoranti con una stella Michelin. Questo dimostra che i disabili non sono un peso per la ristorazione e le aziende, ma qualità in più. La disabilità diventa in questo modo un vantaggio, un valore in più”.
Secondo Marazziti “il nostro è progetto replicabile e vogliamo portarlo in varie parti d’Italia, a partire da Verona. Inoltre alla nostra trattoria la gente non va solo una volta per spirito di solidarietà, ma vi torna volentieri perché la cucina e l’accoglienza sono ottime”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025