Conquistare nuovi mercati, anche per le realtà più importanti del vino italiano, non è facile, specie in Paesi in cui il nettare di Bacco non è certo al primo posto tra le preferenze di consumatori. E allora, bisogna trovare un momento di confronto, di integrazione, di studio, di esplorazione e di sperimentazione per nuovi affascinanti abbinamenti. Esattamente ciò che farà la Barbera d’Asti, vitigno e vino resi celebri in tutto il mondo, grazie alla “grande emigrazione” della seconda metà del XIX secolo, che ha spinto 10 milioni di italiani, e tra questi centinaia di migliaia di piemontesi, a cercare fortuna altrove, dalla Francia al Belgio, dal Brasile agli Stati Uniti. Come? Con venti aziende dell’Astigiano e del Monferrato che, con due tipologie di Barbera d’Asti, saranno le protagoniste del “Barbera National Day” n. 1, sulla terrazza del Ristorante “Besame Mucho” al Padiglione del Messico ad Expo2015.
A far incontrare il grande rosso piemontese con la cucina messicana, sarà uno dei più titolati chef del Paese, Mario Espinoza, 32 anni ma già tanta esperienza internazionale, in un viaggio gastronomico accompagnati da un vino che ha fatto la storia dell’enologia mondiale, e che i migranti italiani hanno portato e coltivato in tante parti del mondo, in un confronto continuo con i gusti e i sapori di ogni angolo del mondo. Al termine della presentazione, la Barbera d’Asti sarà proposta in degustazione a tutti i clienti del Ristorante Besame Mucho in abbinamento al menu ed i produttori presenti saranno a disposizione del pubblico per raccontare la Barbera d’Asti e il suo territorio.
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