“Bisogna modificare la legge che stabilisce che nell’aranciata sia presente solo il 12% di succo “vero”. Una percentuale irrisoria che va incrementata per ridare dignità al comparto siciliano dove si producono 20 milioni di quintali di agrumi - protestano il presidente e il direttore della Coldiretti Sicilia, Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione - vogliamo ridare competitività alle aziende agrumicole. Oggi per una spremuta di arancia al produttore vanno solo tre centesimi”. E così tonnellate di arance siciliane il prossimo weekend saranno spremute per una grande iniziativa a favore dell’agrumicoltura. Il 26 e 27 marzo, nei mercati di Campagna Amica, nelle piazze principali dei capoluoghi di provincia della Sicilia, migliaia di persone potranno gustare gratuitamente le aranciate al 100% siciliane. L’evento si svolgerà in collaborazione con la Coldiretti Calabria. Tra le richieste delle due Regioni spicca l’obbligo dell’indicazione dell’origine del succo utilizzato nelle aranciate e nei succhi di frutta per garantire la sicurezza dei consumatori e la competitività del made in Italy.
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