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VINO E RICONOSCIMENTI

Storia del vino italiano, storia di famiglie: Castello Banfi e Santa Margherita al top nei Meininger

Premio per i Mariani (Castello Banfi), che hanno reso mondiale il Brunello, ed i Marzotto, che, con l’ad Nicoletto, ha costruito Santa Margherita

La storia del vino italiano è fatta, in larga parte, dalla storia di grande famiglie che hanno reso grandi le loro cantine, i loro marchi, ed i territori in cui hanno investito. Storie come quelle della famiglia Mariani, che con Castello Banfi, cantina di riferimento di Montalcino, ha contribuito in maniera decisiva a fare del Brunello di Montalcino uno dei vini italiani più conosciuti e amati nel mondo, o quella della famiglia Marzotto, che, con la veneta Santa Margherita, guidata con l’ad Ettore Nicoletto, ha creato una delle realtà più importanti del vino italiano nel mondo, trasformando il Pinot Grigio italiano in un fenomeno internazionale, ma valorizzando anche tante altre realtà di primissimo piano in tanti territori del Belpaese, da Ca’ del Bosco in Franciacorta a Kettmeir in Alto Adige, a Lamole di Lamole nel Chianti Classico, per citarne alcuni, senza dimenticare gli investimenti recenti in territori come Lugana e Sardegna. Due storie premiate a Dusseldorf, alla vigilia di ProWein, dai prestigiosi Excellence in Wine & Spirits Awards della rivista Meininger (con il Trentodoc brindisi ufficiale), la più importante testata sul vino di Germania (secondo mercato del vino italiano), che nel 2017 aveva già premiato altre due storie del made in Italy, quella della storica famiglia Frescobaldi, e quella della famiglia Nonino, alla guida della celebre distilleria friulana. Altri due riconoscimenti importanti per il vino italiano, quello di “Wine Family of the Year” per la famiglia italo-americana Mariani, ed il “Lifetime Achievement” per Gaetano Marzotto, con Santa Margherita, che danno lustro al vino del Belpaese in un mercato, quello tedesco, strategico per le cantine italiane, e dove il vino tricolore ha la necessità di un nuovo impulso per tornare a crescere.
“Grazie alla famiglia Meininger, questo premio è un grande onore - ha commentato Cristina Mariani - essere un famiglia è una cosa bellissima nel mondo del vino, come lo è la famiglia Sorrentino (alla guida di Brand Compendium e Ges Sorrentino, tra i principali importatori di vino italiano in Germania,) con cui lavoriamo da anni. Io vivo a New York ma passo tanto tempo a Montalcino, ed è un premio che condividiamo qui da ProWein con tutti coloro che lavorano per Castello Banfi e ne fanno la realtà bellissima che è”.
“È un grande piacere - ha aggiunto Gaetano Marzotto - i business di famiglia richiedono una grande dose di amore e passione, e noi lavoriamo così, lavorare nel vino vuol dire investire nel futuro, nella terra, nella vigna e nelle persone”.
E ad essere premiato come “International Wine Entrepreneur of the Year” è stato anche Francois Schenk, alla guida del gruppo Schenk, una delle più grandi realtà del vino europeo, che vanta cantine di produzione in Svizzera, Italia (con, tra le altre, Lunadoro nel territorio del Nobile di Montepulciano, e Bacio della Luna, nel Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, Francia e Spagna e una rete commerciale in Germania, Belgio e Regno Unito, con oltre 3.500 ettari di vigneto di proprietà.

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