E’ stato assegnato al docente di storia medievale dell’Università di Firenze ed accademico dei Georgofili Giovanni Cherubini ed al regista Paolo Virzì il “Premio ‘Città di Montalcino’ per la storia della civiltà contadina” consegnato ieri nella cittadina del Brunello dal sindaco di Montalcino Massimo Ferretti. Queste le motivazioni dei Premi: “Giovanni Cherubini da oltre trent’anni studia il mondo contadino toscano, italiano ed europeo, ponendo particolare attenzione alle strutture economico-sociali (proprietà fondiaria, forme di conduzione, paesaggi agrari, colture e tecniche di coltivazione) ed anche sensibilità nei confronti degli uomini che sulla terra vivevano, dei quali ha ricostruito la cultura materiale, la mentalità, i legami associativi, la vita religiosa”; “il regista Paolo Virzì per la sua ironia e nostalgia nel descrivere il ritorno alla campagna nel film ‘Baci e abbracci’ determinato dalla crisi della ubriacatura industrialista più che da un’affezione alle radici”. “Siamo venuti con il mio staff - ha detto simpaticamente Paolo Virzì - a rendere omaggio al Brunello, vino allo stesso tempo aristocratico e popolare. Nessun genio del marketing poteva coniare un marchio così buono e così di successo. Per noi, Montalcino ed il suo prodotto principe sono dei veri e propri miti. Un premio, in bottiglie, che ho il piacere di dividere con tutto lo staff di ‘Baci e abbracci’”.
“La scelta di istituire un Premio (che ha in giuria, tra gli altri, gli storici Massimo Montanari, Giuliano Pinto, Gabriella Ciampi - e figlia del Presidente della Repubblica -, Donatella Cinelli Colombini, i giornalisti Curzio Maltese e Bruno Gambacorta, il vignettista Vauro Senesi) per la valorizzazione della storia delle campagne e del mondo rurale europeo - ha spiegato l’assessore alla cultura del Comune di Montalcino, Alfio Cortonesi - deriva anche dalla volontà di rafforzare l’identità culturale e la memoria storica della comunità di Montalcino, che ha ad un tempo forti radici urbane e contadine. L’approfondimento delle nostre vicende storiche è, d’altra parte, fondamentale per la formazione di una solida coscienza civile e può, dunque, incidere non marginalmente nel presente”.
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