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CAMBIO AL VERTICE

Svolta generazionale alla guida di Taittinger: Pierre-Emmanuel lascia le redini alla figlia Vitalie

Nel 2006 ricomprò l’azienda dagli americani di Starwood Capital per 850 milioni di dollari, adesso fa largo ai giovani

Con l’arrivo del 2020 c’è già una prima importante novità negli assetti di una delle griffe enoiche più conosciute al mondo: diventa ufficiale il cambio generazionale alla guida di Taittinger, Maison di riferimento dello Champagne (distribuita in Italia dal Gruppo Illy, ndr): Pierre-Emmanuel Taittinger, protagonista nel 2006 del fondamentale punto di svolta della storia di Taittinger, quando ricomprò la maison - con i suoi 288 ettari e le sue cave in gesso Patrimonio Unesco - venduta appena un anno prima insieme a tutti gli altri asset del gruppo agli americani di Starwood Capital, per un investimento monstre, di 850 milioni di dollari, lascia le redini dell’azienda alla figlia Vitalie Taittinger, quarant’anni, da 12 in azienda, dove fino a qualche giorno fa ha ricoperto il ruolo di direttrice del Marketing e della Comunicazione, mentre il fratello, Clovis Taittinger, è stato promosso al ruolo di direttore generale.

“Ho dedicato più di 45 anni della mia vita allo Champagne e alla Maison che porta il nostro nome e rappresenta la nostra storia”, spiega Pierre-Emmanuel Taittinger. “Questi ultimi tredici anni sono stati indiscutibilmente i più frizzanti e i più esaltanti del mio percorso in Taittinger. Ho servito con tutti i mezzi la qualità dei nostri vini, la cui consistenza è per me una vera gioia. I risultati superano ogni aspettativa e Taittinger non è mai stato così “Champagne”, fedele a tutti i valori che amo difendere. Passo il testimone con la sensazione di avere compiuto il mio dovere: un team appassionato di cui mi fido totalmente, vini meravigliosi, un numero importante e crescente di appassionati del nostro marchio in oltre 140 Paesi di tutto il mondo. Taittinger - conclude l’ormai ex presidente della Maison - racchiude un vero potenziale di sviluppo e più che mai rappresenta l’autenticità e l’eccellenza della nostra cultura e del nostro patrimonio”.

Da parte sua, Vitalie Taittinger ha voluto ricordare il lavoro del padre, che “con la sua passione e il suo impegno senza limiti, ha ricostruito in tredici anni un’azienda forte al servizio di un bellissimo progetto patrimoniale e umano. Gli dobbiamo la nostra indipendenza così strutturante per l’identità dell’azienda. Grazie a lui e al lavoro di tutti, la Maison Taittinger si è considerevolmente sviluppata con un’esigenza sempre più puntigliosa in merito alla qualità dei nostri vini, alla preservazione del nostro ambiente, al rispetto dei nostri collaboratori e dei nostri clienti... sempre con una punta di impertinenza e di audacia, quelle stesse peculiarità che ci hanno portati a piantare viti nel Kent. Proseguiremo su questa strada - conclude Vitalie Taittinger - sono onorata della fiducia riposta in me e desidero vedere la nostra Maison risplendere nella sua vita di tutti i giorni, per i nostri dipendenti, clienti e partner”.

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