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ACQUISIZIONI

Tannico tutta francese: il Gruppo Castel ha rilevato le quote di Campari e Moët Hennessey

Grandi manovre nell’e-commerce mondiale di vino (dopo Decántalo che ha comprato Bodeboca) il cui fatturato 2025 raggiungerà 6,73 miliardi di dollari
CAMPARI GROUP, E-COMMERCE, GRUPPO CASTEL, LVMH, MOET HENNESSY, TANNICO, Italia
Il Gruppo francese Castel ha comprato Tannico, leader nell’e-commerce di vino

“Grandi manovre” tra i big dell’e-commerce enoico mondiale: il Gruppo Castel, autentica istituzione in Francia e uno dei più grandi player del vino al mondo, con sede a Bordeaux, ha acquisito Tannico, leader nel commercio online di vino, Champagne e liquori con 7.000 referenze e un fatturato 2023 (ultimo dato disponibile) di 64 milioni di euro. Il colosso transalpino ha, infatti, rilevato le azioni di Campari Group, storico azionista di Tannico, e Moët Hennessey, la filiale del Gruppo Lvmh specializzata in vini e liquori, che, dal 2021, tramite una joint venture paritetica di 25,6 milioni di euro, controllavano il 100% della piattaforma nata in Italia.
Sebbene Tannico fosse a sua volta azionista di maggioranza di Venteàlapropriété, società di e-commerce francese fondata nel 2008 e attiva sul mercato interno nella vendita di vini premium, questa non è stata inclusa nella transazione (la cui cifra non è stata resa nota) e rimane di proprietà di Campari Group e Moët Hennessey.
Annunciata, ieri, 6 ottobre, con un post su Linkedin, “l’acquisizione di Tannico consente a Castel-Vins di continuare a sviluppare il suo ecosistema digitale orientato all’e-commerce e di rafforzare la sua presenza in Europa” e “contribuirà a selezionare e offrire prodotti che soddisfano le aspettative dei consumatori di oggi e di domani”, si legge. “Anche se il contesto economico rimane generalmente teso e i consumi stanno soffrendo - spiega il Gruppo - l’integrazione di Tannico ci consente di rafforzare il legame diretto con i nostri consumatori e di offrire una gamma di prodotti e servizi sempre più in linea con le loro aspettative”.
Compresi, dunque, i vini italiani: in particolare il Prosecco, che in Francia, nonostante il top competitor “locale”, lo Champagne, si sta ritagliando un mercato sempre più importante. “Il successo del Prosecco, che si inserisce più ampiamente nell’attuale dinamica degli spumanti, è certamente un fattore di attrattività per i vini italiani”, ha raccontato, proprio, Castel-Vins al magazine specializzato francese “Vitisphere”.
“Questa unione combina l’esperienza di prodotto di Castel con la nostra cultura digitale, celebrando il meglio dell’eccellenza francese e italiana - ha commentato Tannico - continueremo ad avvicinare i consumatori ai migliori vini, Champagne e liquori, curati con competenza e una mentalità orientata al futuro”.
Il Gruppo Castel, leader oltralpe e n. 3 al mondo, fondato da Pierre Castel a Bordeaux nel 1949, è oggi una realtà da 350 milioni di bottiglie commercializzate all’anno per un fatturato, nel 2022 (ultimo dato disponibile) di 680 milioni di euro. Possiede già il gigante della distribuzione Nicolas (565 negozi in Francia e nel resto del mondo), il sito di e-commerce Vinatis e il distributore Covino sull’isola della Riunione, oltre a un ampio portafoglio di marchi (da Baron de Lestac e Malesan a Bordeaux, a Roche Mazet nel Pays d’Oc, passando per Listel nelle Terres du Midi, Villageoise e Vieux Papes, Kriter e Patriarche Crémants) e 20 aziende vinicole.
“Grandi manovre”, dunque, che proseguono nel mondo dell’e-commerce enoico, dopo anche la recente acquisizione da parte della spagnola Decántalo del suo diretto concorrente Bodeboca da Pernod Ricard, che ha dato vita al più grande gruppo europeo di vendita online di vino, in un settore in cui, secondo una ricerca Statista, il fatturato mondiale nel 2025 aggiungerà i 6,73 miliardi di dollari con un tasso di crescita annuo fino al 2029 del 2,94%, e che sale al 3,4% proprio per gli spumanti.

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