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BIZZARRIE DEL CLIMA

Tartufo: il ritorno dell’estate sconvolge un’ottima stagione. Prezzi a 3.000-3.500 euro/kg

Da Alba, aspettando la “Fiera del Tartufo Bianco” n. 93, ai territori più vocati si spera che arrivi l’autunno. L’abbinamento? Con l’Alta Langa Docg

Se l’inizio della cerca, solo qualche giorno fa, era partito bene, grazie ad un’annata perfetta dal punto di vista climatico, controcorrente al resto dell’agricoltura, e con molta più pioggia rispetto ad un 2022 che è stato uno degli anni più poveri di sempre a causa della siccità e con prezzi alle stelle, il ritorno anomalo dell’estate sconvolge i piani di una raccolta del tartufo che ha le premesse per essere buona, se non ottima, in quantità e qualità. E, infatti, ad oggi, i prezzi sono dimezzati: alla vigilia dell’apertura della “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba” (7 ottobre-3 dicembre) si va dai 3.000 ai 3.500 euro al kg dicono i tartufai, a WineNews. E se dalle Langhe alle Crete Senesi, da Acqualagna all’Umbria, l’andamento della stagione è ovunque incerto, e, anche per questo, non ci si sbilancia sui prezzi aspettando l’apertura delle mostre-mercato, per tutti la speranza è riposta nell’arrivo dell’autunno e nella lunga durata della stagione di raccolta che proseguirà fino a gennaio del nuovo anno.
Iniziata con entusiasmo il 21 settembre con la tradizionale “Tuber Primae Noctis” (il “capodanno del tartufo”) al Castello di Monticello d’Alba, con il “calcio di inizio” di Gianluigi Buffon, nuovo capo delegazione della Nazionale Italiana, la consegna del “Tartufo dell’Anno” 2022 al presidente Figc Gabriele Gravina - dopo l’omaggio della Figc ed Adidas alla città di Alba, protagonista dello spot di lancio della nuova maglia degli Azzurri scovata dai cani da tartufo nei boschi delle Langhe, ndr - e il brindisi con l’Alta Langa Docg, le “alte bollicine piemontesi” Official Sparkling Wine della “Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”, la stagione di cerca del tartufo bianco ad Alba “con il ritorno del caldo, ha subito un rallentamento - spiega Agostino Mario Aprile, presidente dell’Unione Regionale Trifulau del Piemonte - siamo in attesa che arrivi l’autunno e che porti nuove piogge per dare al tartufo la possibilità di svilupparsi. Perché in questo momento il prodotto è abbastanza scarso e l’annata si presenta incerta, ma grazie alle piogge di agosto, pensiamo che da fine ottobre a dicembre la quantità aumenterà, di certo rispetto ad un 2022 che è stata una delle annate più tragiche in assoluto e con prezzi altissimi, e con la qualità che già si presenta buona e i prezzi sono più bassi”.
La situazione di incertezza non cambia nelle Crete Senesi, in Toscana, dove “in apertura di stagione la raccolta del tartufo bianco è stata buona, ma ora il ritorno dell’estate ci ha fermato - racconta Paolo Valdambrini, presidente dell’Associazione Tartufai Senesi, aspettando la “Mostra Mercato del Tartufo Bianco delle Crete Senesi” n. 37, a San Giovanni d’Asso (11-12 e 18-19 novembre) - le previsioni dicono che pioverà dopo il 15 di ottobre con la Luna Nuova che porterà l’autunno vero, e i tartufi ci sono grazie alle piogge primaverili ed estive e allora sarà una buona annata e anche i prezzi saranno più definiti”.
Anche nelle Marche, in Abruzzo e in Molise, “la cerca del tartufo bianco entrerà nel vivo in ottobre, come avviene ormai da alcuni anni in cui settembre è un mese ancora caldo, e con la Luna Nuova, fondamentale, che cade il 15 ottobre, e quando potremo riparlare anche di prezzi - conferma anche Paolo Topi, presidente dell’Associazione Nazionale Conduttori Tartufai di Acqualagna, in vista della “Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna” n. 58 (28-29 ottobre, 1, 4-5 e 11-12 novembre) - tuttavia i pochi tartufi trovati fino ad ora sono buoni, e questo fa presagire che anche la stagione lo sarà. In futuro sarà comunque sempre più fondamentale ripristinare le zone tartufigene abbandonate”.
Dal suo osservatorio, per Francesco Urbani, della storica azienda umbra Urbani Tartufi presente sul mercato da fine Ottocento, “la stagione del tartufo bianco è migliore rispetto all’anno scorso, ma abbiamo bisogno di piogge adesso e di temperature più fredde, perché si rischia di rovinarla. Per questo in questo momento è difficile valutare la qualità, ma la speranza è che sia buona, così come è difficile definire i prezzi”.

Focus - Uno degli abbinamenti più amati? Tartufo & bollicine, con il pregiato bianco di Alba e l’Alta Langa Docg
Dai cooking show alle “Cene insolite”, dalla “Grande Enoteca” della Fiera ai “Laboratorio del Gusto”: si rinnova il connubio tra le “alte bollicine piemontesi” e il tartufo bianco, con l’Alta Langa Docg che si conferma “Official Sparkling Wine” della “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba” n. 93. “Anno dopo anno lavoriamo per consolidare ed esaltare il legame tra Alta Langa Docg e tartufo bianco d’Alba - spiega la presidente del Consorzio Mariacristina Castelletta - un matrimonio di gusto e di intenti, in cui l’impegno comune è quello di promuovere al meglio queste due eccellenze in Italia e nel mondo”.
Le cantine protagoniste? Da Araldica - Il Cascinone a Banfi, da Bera a Berutti, da Bosca a Brandini, dalla Cantina Alice Bel Colle alla Cantina Vallebelbo, da Casa E. di Mirafiore a Cascina Cerutti, da Cerrino e Contratto a Coppo e Daffara & Grasso, da Deltetto ad Enrico Serafino, da Ettore Germano e Fabio Perrone a Fontanafredda e Gancia, da Giulio Cocchi a Il Falchetto, da Ivaldi a Marcalberto, da Mario Giribaldi a Mauro Sebaste, da Pecchenino e Poderi Cusmano a Poderi Vaiot e Rapalino, da Ravasini - Cascina Bretta Rossa a Rizzi, da Roberto Garbarino a San Silvestro, Sara Vezza, Tenuta Carretta, Terrabianca, Terre del Barolo e Tosti1820.
Nei cooking show nella Sala Beppe Fenoglio nel Cortile della Maddalena adiacente al Mercato Mondiale del Tartufo, per scoprire i segreti dei più quotati chef nazionali e internazionali che faranno assaporare le loro preparazioni con il tartufo bianco d’Alba, in abbinamento sarà servito l’Alta Langa Docg dei produttori del Consorzio, nell’iconico calice “Terra”, progettato da Italdesign e realizzato dai maestri del cristallo di Collevilca. Tantissimi i grandi chef che si avvicenderanno ai fornelli, come Gabriele Boffa (2 stelle Michelin, Locanda Sant’Uffizio - Enrico Bartolini) e Alessandro Mecca (Al Castello di Grinzane Cavour), da Flavio Costa (1 stella Michelin, Ristorante 21.9) a Fabio Sgrò (1 stella Michelin, Guido da Costigliole), da Pasquale Laera (1 stella Michelin, Ristorante Borgo Sant’Anna) a Fernando Tommaso Fiorino (Arborina), da Ugo Alciati (1 stella Michelin, Guido Ristorante) a Enrico Marmo (1 stella Michelin, Balzi Rossi), da Luca Zecchin (Coltivare) a Alberto Quadrio, da Giuseppe d’Errico (1 stella Michelin, La Madernassa Ristorante & Resort) a Stefano Sforza (Ristorante Opera), da Pino Cuttaia (2 stelle Michelin, La Madia) a Dennis Cesco (Ristorante Damà - Relais Villa d’Amelia), da Gennaro Esposito (2 stelle Michelin, Ristorante Torre del Saracino) a Paolo Griffa (1 stella Michelin, Al Caffé Nazionale), da Michelangelo Mammoliti (La Rei Natura, Il Boscareto) a Maurizio Bufi (Ristorante Il Fagiano, Grand Hotel Fasano), da Andrea Rizzi (Ristorante 12 Monaci) a Marco Stagi (1 stella Michelin, Bolle Restaurant), da Andrea Berton (1 stella Michelin, Ristorante Berton) a Antonella Ricci e Vinod Sookar (1 stella Michelin), da Davide Palluda (1 stella Michelin, All’Enoteca) a Francesco Marchese (1 stella Michelin, Ristorante Fre - Réva Resort), da Anna Ghisolfi (Anna Ghisolfi Ristorante) a Antonio Ziantoni (1 stella Michelin, Zia Restaurant), Giorgio Pignagnoli (1 stella Michelin, Ristorante Nove - Villa della Pergola), Eugenio Boer (Ristorante Bu:r), Raffaele Lenzi (1 stella Michelin, Ristorante Al Lago), Andrea Larossa (1 stella Michelin, Andrea Larossa Ristorante), Mauro Elli (1 stella Michelin, Il Cantuccio), Margherita Giampiccolo (Très), Francesco Costantini (Moda Venue), Paolo Pettenuzzo, Michele Minchillo (1 stella Michelin, Vitium Restaurant), Massimiliano Musso (1 stella Michelin, Ristorante Albergo Cà Vittoria), Giuseppe Daniele (Unitum) e Luigi Taglienti (Ristorante Io Luigi Taglienti).
Anche nelle “Cene Insolite”, cene d’eccellenza cucinate da prestigiosi cuochi stellati, così nominate perché si svolgono in luoghi non solitamente utilizzati per la cucina, l’Alta Langa Docg sarà servito ai partecipanti in abbinamento con i piatti di grandi chef del panorama nazionale che incontrano il tartufo bianco d’Alba. Al Teatro Sociale di Alba si succederanno i 2 stelle Michelin Pino Cuttaia e Gennaro Esposito, e Andrea Berton, 1 stella Michelin. Una speciale cena dedicata alle “alte bollicine piemontesi” si svolgerà al Castello di Roddi, con lo chef Michele Minchillo, 1 stella Michelin (10 novembre), e nella quale sarà possibile scegliere liberamente quale etichetta degustare in abbinamento ai piatti dello chef tra un’ampia carta di Alta Langa Docg.
Come ogni anno, il Metodo Classico piemontese si potrà degustare nella Grande Enoteca della Fiera dove un settore sarà espressamente riservato alle etichette di Alta Langa Docg del Consorzio. Infine, sempre nel Cortile della Maddalena (Sala Beppe Fenoglio), il 22 ottobre si svolgerà un “Laboratorio del Gusto” guidato dal sommelier Davide Buongiorno e dedicato alla scoperta dell’Alta Langa Docg.

Focus - La “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba” n. 93
Dopo “Connessi con la natura” e “Time is up”, “L’Alba del futuro” è il payoff della “Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba” n. 93, di scena ad Alba, dal 7 ottobre al 3 dicembre. Perché, “se il futuro ci riserva molte incertezze, la terra sarà una delle poche certezze - secondo la presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena - tartufo che nella terra nasce e cresce, nella stessa terra che ci dà grandi vini e grandi prodotti figli della cultura materiale e immateriale che ha reso il territorio di Langhe Monferrato e Roero Patrimonio dell’Umanità Unesco e una delle mete del turismo enogastronomico più importanti al mondo. Queste sono le riflessioni che vogliamo condividere e sviluppare nel corso dell’evento, rivolgendoci in particolare alle nuove generazioni, a cui ci si vuole approcciare con il loro linguaggio e i loro strumenti”. “La Fiera è molto più di un evento di promozione di prodotti enogastronomici, quanto piuttosto un’occasione di confronto sui temi che caratterizzano il valore del nostro Paese, di cui il tartufo bianco d’Alba è ambasciatore mondiale, e sull’importanza di concentrarsi su questioni strategiche per il futuro come il tema della sostenibilità”, per il sindaco della Città di Alba, Carlo Bo. “Il tartufo è infatti un bene della terra che l’uomo ha imparato a trovare, rispettando tempi e abitudini della natura, per renderlo poi un prodotto di alta qualità apprezzato in tutto il mondo e capace di generare un indotto economico di straordinaria importanza” sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Quale sarà, dunque, “L’Alba del Futuro”? Dalle Langhe si cercherà di innalzare il dibattito a livello globale con un continuo rimbalzo tra terra e territorio e nuove frontiere tecnologiche. In quest’ottica si rafforza la collaborazione con Microsoft Italia, che offrirà ai visitatori della Fiera un’esperienza unica, nella quale presente e futuro si affiancano per fornire esperienze innovative. Alba diventerà infatti un laboratorio nel quale i visitatori potranno sperimentare le applicazioni legate all’Intelligenza Artificiale di nuova generazione, per esplorarne le potenzialità. Ma ci si interrogherà soprattutto se Langhe, Monferrato e Roero potranno essere un modello per il futuro e sulle azioni da compiere per preservare la “Madre Terra”, per conservane la “sacralità” come punto di riferimento per le nuove generazioni.
Pensando quindi al tema della sostenibilità, declinata sui tre assi ambientale, sociale ed economico, dal 3 al 5 novembre tornerà il ciclo di incontri “Sostenibilità incrociate”. Si comincia il 3 novembre con la giornata “E così vorresti fare lo chef?”, interamente curata dal narratore gastronomico Paolo Vizzari, e dedicata ai giovani degli Istituti alberghieri del territorio e nazionali. Protagonista di questa prima edizione sarà lo chef Matias Perdomo, del ristorante una stella Michelin “Contraste” di Milano. A seguire, nella due giorni co-prodotta da Class Editori, calcheranno il palco del Teatro Sociale “G. Busca” di Alba, dialogando tra loro, personaggi del mondo dell’alta finanza, dell’innovazione digitale, dell’alta moda, dell’arte, della musica, del design e della cultura e, ovviamente, della cucina d’autore.
Anche quest’anno Alba si collegherà il resto del Pianeta attraverso “Dawn to Earth”, il progetto che prevede l’utilizzo del tartufo bianco come ambasciatore e la Fiera come “casa condivisa” per dare risalto ai più validi progetti a sfondo etico nel panorama mondiale dell’alimentazione, della biodiversità, dell’alta finanza e dell’Ict. Dopo lo chef Norbert Niederkofler e gli chef Chiara Pavan e Francesco Brutto, quest’anno sarà la volta di un grande chef dal profilo internazionale.
Cuore della Fiera rimarrà il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, unitamente alla rassegna “Albaqualità”, nel Cortile della Maddalena, luogo per acquistare magnifici esemplari di Tuber magnatum Pico, accuratamente selezionati dai giudici di Analisi Sensoriale del Tartufo, formati dal Centro Nazionale Studi Tartufo, a garanzia dell’altissima qualità dei prodotti proposti con un sistema di certificazione a norma Iso per gli esemplari di peso superiore ai 50 gr, per i quali da quest’anno sarà possibile una doppia verifica attraverso la garanzia fornita dalla blockchain.
A impreziosire il tutto, nella Sala Beppe Fenoglio, i “Cooking Show” accompagnati dalle “alte bollicine piemontesi” del Consorzio Alta Langa e dall’entrée di benvenuto del Consorzio di Promozione e Tutela del Prosciutto Crudo di Cuneo Dop, con grandi firme della cucina nazionale e internazionale, oltre ai seminari immersivi di “Analisi Sensoriale del Tartufo”, e le Wine Tasting Experience dedicate ai grandi vini di Langhe, Monferrato e Roero. Confermati i format vincenti delle “Cene insolite”, che vedranno riproporsi il riuscito connubio tra scenari di pregio e chef stellati (oltre al Teatro Sociale di Alba, l’Hotellerie de Mascognaz, villaggio di origine Walser ai piedi del Monte Rosa) e dei Laboratori del Gusto nella Sala Beppe Fenoglio, come la degustazione delle fontine e dei vini della Valle d’Aosta, la degustazione proposta dal progetto 8Pari, il vino sociale prodotto dalla cooperativa Emmaus, e il workshop dedicato alla Nocciola Piemonte Igp. Nel segno dell’inclusione e dell’aggregazione sociale, farà il suo debutto in Fiera il progetto lanciato in collaborazione con la cooperativa Emmaus presso l’Osteria Sociale Montebellina.
Valicando i confini delle colline di Langhe, Roero e Monferrato, il tartufo bianco d’Alba in questi giorni fa tappa a Milano, negli appuntamenti pensati in occasione de “La Vendemmia” del MonteNapoleone District, in Svizzera, a Verbier e a Martigny in occasione della “Foire du Valais”, fino agli Stati Uniti e al Brasile, a Fortaleza, nella settimana di eventi dell’Accademia della Cucina Italiana.
Novità, la partnership tra la Fiera ed “Ein Prosit”, evento enogastronomico d’eccellenza all’edizione n. 24 che negli anni ha ospitato alcuni tra i più grandi cuochi italiani e internazionali, che hanno proposto piatti della loro cucina abbinati ai vini del Friuli Venezia Giulia.
Dall’inserimento dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato nel 2014 al riconoscimento della “Cerca e Cavatura del tartufo in Italia” nel 2021, passando per il titolo di “Creative City per la Gastronomia” nel 2017, negli anni è divenuto sempre più forte il legame tra l’Unesco e queste terre, e per questo la Fiera sosterrà con diverse iniziative la candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Unesco con eventi speciali coordinati da Maddalena Fossati. E mentre Alba, con Bra, Roero e Langhe sono candidate a “Capitale italiana della Cultura” 2026, guardando alle Creative Cities Unesco italiane per la gastronomia - Alba, Bergamo e Parma - si rafforzerà il sodalizio del Distretto della Citta Creative Unesco: ad Alba, il 4 e 5 novembre in Piazza Risorgimento saranno presentate le eccellenze gastronomiche dei rispettivi territori e sarà promosso il pacchetto turistico congiunto.
Al di là della consolidata alleanza con il Consorzio Alta Langa e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, si rinnova la collaborazione con la Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa e la partnership con i grandi vini internazionali: dopo lo Champagne del 2021 e la Borgogna del 2022, quest’anno faranno il loro debutto in Fiera i vini della California e Napa Valley, il 25 e il 26 novembre, con eventi e cene che valorizzeranno il connubio tra i grandi rossi californiani e il prezioso bianco albese.
A proposito di grandi rossi, il 27 ottobre si replica, al Castello di Grinzane Cavour, con collegamenti internazionali, l’asta “Barolo en primeur”, appuntamento all’insegna della solidarietà - organizzato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, insieme alla Fondazione Crc Donare Ets e in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, in cui saranno battute le barrique prodotte dalla Vigna “Cascina Gustava”, appartenuta a Camillo Benso Conte di Cavour proprio ai piedi del Castello, oltre ai prestigiosi vini di più di 95 cantine raccolti entro i lotti comunali. Novità di questa edizione è la settimana di “Barolo en primeur Exclusive Tasting” (dal 20 al 27 ottobre) in cui le cantine apriranno le porte per degustazioni esclusive en primeur di Barolo e Barbaresco 2022, battuti all’asta.
Il Truffle Hub di Roddi si riconferma centrale ospitando cene, eventi e corsi di cucina. Nel Castello, in una delle più belle scuole di cucina italiane, attraverso corsi teorico-pratici di cucina verranno proposte, in abbinamento al tartufo bianco d’Alba, le ricette dei grandi piatti icona di importanti chef, che guideranno le lezioni.
Il 12 novembre, in collegamento con il Castello di Grinzane Cavour, sede dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Francoforte, Hong Kong, Singapore, Seoul e Vienna i collezionisti si contenderanno, rilancio dopo rilancio, i lotti più prestigiosi di selezionati esemplari di Tuber Magnatum Pico e i grandi vini delle Langhe, nell’“Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba” n. 24, a favore di importanti cause benefiche (con oltre 6,3 milioni di euro raccolti dal 1999 a oggi).
A scandire il calendario della Fiera, anche il “Tartufo Reale”, il riconoscimento che Reale Mutua, storico sponsor della Fiera, consegna ogni anno al miglior tartufo cavato dalle colline di Langhe, Roero e Monferrato, nel Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba.
Un ricco calendario di eventi culturali, sportivi e artistici farà poi da corollario alla Fiera, come la cerimonia di premiazione dell’edizione n. 13 del Premio Lattes Grinzane, in calendario il 14 ottobre al Teatro Sociale “G. Busca” di Alba, in occasione della quale lo scrittore statunitense Jonathan Safran Foer terrà una lectio magistralis e verrà omaggiato di un tartufo bianco d’Alba, la mostra “80 di Resistenza” organizzata a Palazzo Banca d’Alba dal Centro Studi Beppe Fenoglio, gli eventi del Museo Diocesano, gli eventi in piazza (“Albaromatica”, “Ama la carne”, “Nocciola Piemonte Igp delle Langhe dalle colline dell’Alta Langa”, “Langhe e Roero in piazza … con la Granda”, Confagricoltura - Incontriamoci in Fiera, Confartigianato - Villaggio dei creatori d’eccellenza, Coldiretti - Campagna Amica Day).

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