Avanti con le Tea, le Tecniche di Evoluzione Assistita. La proroga dell’emendamento del Decreto legislativo agricoltura, presentata dai senatori Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato - Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, e Giorgio Maria Bergesio, vicepresidente della Commissione, che proroga di un anno (e quindi al 31 dicembre 2025) la sperimentazione in campo delle produzioni ottenute tramite le Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea) e amplia i test ai prodotti con migliorate caratteristiche nutrizionali e qualitative, è stato accolta con soddisfazione da due delle principali associazioni di categoria.
Ad iniziare da Confagricoltura, da sempre in prima linea per promuovere e implementare le Tea, che ha spiegato che “quello di oggi è un risultato importante. L’emendamento, infatti, rappresenta un sostegno concreto a una sperimentazione fondamentale per l’agricoltura italiana, finalizzata a trovare soluzioni ai cambiamenti climatici e alle fitopatie che colpiscono intere produzioni”, dichiara la Confederazione aggiungendo che “si tratta anche di un importante segnale a favore della scienza e della ricerca in agricoltura, specie dopo i terribili atti vandalici che hanno distrutto il campo sperimentale di riso Tea in Lomellina, presso una nostra associata”. La Confederazione esprime “grande apprezzamento” anche per l’allargamento della sperimentazione in campo a prodotti con caratteristiche nutrizionali e qualitative migliorate: “Il sostegno delle istituzioni alle imprese che innovano è fondamentale. Abbiamo bisogno di soluzioni concrete per contrastare il cambiamento climatico e incentivare l’espansione della produzione agricola italiana, favorendo la crescita della nostra economia, tutelando il reddito dei nostri agricoltori e salvaguardando la sicurezza alimentare nel mondo”.
La notizia della proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2025, per la sperimentazione sul campo, in siti autorizzati, delle Tea, è stata accolta con soddisfazione anche da Coldiretti, convinta che “ci sarà la possibilità di lavorare meglio sulle tecniche di selezione genomica che permetteranno di selezionare nuove varietà vegetali, con maggiore sostenibilità ambientale e minor utilizzo di input chimici”. Tecniche, sottolinea Coldiretti, “che permetteranno un maggior adattamento ai continui cambiamenti climatici sempre rispettando quello che è l’immenso patrimonio di biodiversità e distintività dell’agricoltura. Servirà ora un deciso impegno a fare un passo in avanti da parte della nuova Commissione per proseguire nel percorso intrapreso verso una sempre maggiore sostenibilità delle filiere agroalimentari”. L’associazione rimarca che “nelle Tea non c’è inserimento estraneo alla pianta. Importante sottolineare come le Tea o Ngt (Tecnologie di Evoluzione Assistita), non abbiamo nulla a che fare con i vecchi Ogm. Infatti, non implicano l’inserimento di Dna estraneo alla pianta e permettono di riprodurre in maniera precisa e mirata i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale, per rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici, della difesa della biodiversità e di affrontare così l’obiettivo della sovranità alimentare. Il tutto attraverso il sostegno che potrà essere assicurato dalla ricerca pubblica con l’abbandono della logica del brevetto delle multinazionali delle sementi”. Coldiretti ha ricordato anche l’impegno per la una nuova genetica “green”, con lo storico accordo siglato tre anni fa tra agricoltori e scienziati proprio tra la Coldiretti e la Siga (Società Italiana di Genetica Agraria) “finalizzato a tutelare la biodiversità dell’agricoltura italiana e al tempo stesso migliorare l’efficienza del nostro modello produttivo attraverso, ad esempio, varietà più resistenti, con meno bisogno di agrofarmaci e acqua con risvolti positivi in termini di sostenibilità ambientale in un impegno di ricerca partecipata anche da ambientalisti e consumatori”.
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