Se è vero che, come raccontano tutti i dati, con l’horeca ferma, le vendite di vino passano in gdo, è naturale che a beneficiare di questa crescita sia stato chi nella distribuzione organizzata è da sempre forte e presente. È il caso del Montepulciano d’Abruzzo, una delle denominazioni da sempre più vendute in gdo, che sembra aver retto fino ad oggi l’urto della crisi coronavirus, dopo un 2019 già in grande crescita. Certo, non mancano le difficoltà, sopratutto per le cantine del territorio che hanno investito tanto nella ristorazione (un canale che, ormai, muove 1 bottiglia su 5 di Montepulciano d’Abruzzo Doc), ma il primo quadrimestre 2020, nel complesso, hanno ancora un trend positivo (anche grazie a mercati esteri che, pur a ritmi ridotti, non si sono fermati, come Usa e Canada), come spiega, a WineNews, il presidente del Consorzio, Valentino Di Campli: “è un periodo di difficoltà evidente, ma fin qui la denominazione ha tenuto, e le vendite di vino imbottigliato, nel compresso, da gennaio ad aprile 2020, sono cresciute del +8% (dopo un 2019 chiuso sopra quota 100 milioni di imbottigliato, l’80% della produzione). Ed oltre al Montepulciano, abbiamo visto buoni trend anche per vini come Trebbiano e Cerasuolo. É chiaro che se fino a febbraio hanno lavorato tutti, a marzo ed a aprile si è mosso solo chi è presente nella distribuzione organizzata. Ma come Consorzio ci siamo mossi anche per aiutare le nostre aziende sul fronte on line, sia per le vendite, che sulla comunicazione”. Il Consorzio Vini d’Abruzzo ha chiuso accordi importanti con alcune delle principali piattaforme di vendita on-line (come Tannico, Callmewine o Xtravine, tra gli altri) per promuovere la conoscenza dei vini abruzzesi e, quindi, di conseguenza l’acquisto degli stessi; sulla pagina web del Consorzio, inoltre, è stata creata un’apposita sezione che riunisce tutti gli shop on-line delle cantine. “Ed abbiamo investito sui social, che ora vanno più forte che mai, con la campagna #IOBEVOABRUZZESE, per aiutare le aziende a restare in contatto con chi è già appassionato di vini abruzzesi, e magari per incuriosire qualche persona in più”.
Una case history in controtendenza di un territorio e di un Consorzio che, come tutti, cerca di reagire alla crisi Covid19, navigando a vista: “dobbiamo lavorare tanto, è difficile fare ragionamenti a lungo termine. Bisogna essere pronti e saper reagire momento per momento”, conclude Di Campli.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025