Il nome è Terra Madre e sarà il primo incontro mondiale tra le comunità del cibo, evento culturale unico e rappresentativo della biodiversità agroalimentare nel mondo, a Torino, dal 20 al 23 ottobre. Una grande conferenza internazionale che ha l'intento di riunire e mettere a confronto oltre 1.194 Comunità del Cibo, ovvero 4.300 agricoltori, produttori e operatori del settore agroalimentare provenienti da 130 Paesi che realizzano un modello sostenibile di produzione e distribuzione del cibo. In particolare si tratta di produzione e distribuzione attente alle risorse ambientali, agli equilibri planetari, alla qualità dei prodotti, della vita di chi lavora e della salute di chi consuma.
La manifestazione, riservata a operatori e giornalisti, si articolerà in 61 seminari denominati Laboratori della Terra che - ha spiegato Carlo Petrini, presidente di Slow Food - saranno l'occasione per le Comunità del Cibo di condividere saperi, testimonianze e soluzioni. "La cosa inedita e veramente rivoluzionaria di Terra Madre - ha detto il Ministro dele Politiche Agricole, Alemanno - è il tentativo di mettere sul palco i produttori agricoli di base, selezionando le Comunità del cibo meno toccate dai processi industriali e più qualificate per l'autenticità e il livello qualitativo delle loro produzioni". Per il ministro "si tratta di un esperimento difficile ma necessario".
Di "prezioso contenitore di scambi e di esperienze nel segno della solidarietà" ha parlato di recente Enzo Ghigo, mentre per il sindaco di Torino, Chiamparino "Terra Madre sarà un momento per pensare e riflettere su un tipo di futuro che tutti auspicano". L'evento "sarà un importantissimo momento di scambio di informazioni e gli organizzatori - ha spiegato Petrini - faranno un passo indietro e lasceranno ai partecipanti la possibilità di discutere le loro problematiche, le aspettative, le possibili soluzioni per applicare pratiche sostenibili, rispettose anche della dignità delle persone e delle culture dei popoli, alla produzione del cibo, a cominciare dall'agricoltura".
Terra Madre si svolgerà al Palazzo del Lavoro di Torino e non sarà aperto al pubblico.
Dal 21 al 25 ottobre, sempre a Torino, al Lingotto, il Salone del Gusto (www.salonedelgusto.it, ingresso 20 euro, ore 11/23), esposizione internazionale dedicata al comparto enogastronomico mondiale, divisa come sempre per vie tematiche (che raggruppano le diverse tipologie di prodotto): qui troveranno posto oltre 500 espositiori italiani ed esteri che porteranno il meglio della produzione artigianale (dalla carne al pesce, dai salumi ai cereali, dal formaggio all'olio; e, nella via delle spezie, largo a tutti i profumi del mondo!). Quindi spazio anche ai 190 Presidi, in Italia: ovvero un progetto riuscito di Slow Food (il partner è Coop Italia) per la salvaguardia di prodotti a rischio di estinzione. Ortaggi, bovini, frutta, formaggi, salumi: produzioni locali particolari che, grazie ai Presidi, sono riuscite a sopravvivere creando un circuito virtuoso per il territorio, come ha dimostrato uno studio effettuato da Il Sole 24 Ore, in collaborazione con l'Università Bocconi di Milano (che ha anche dimostrato l'interesse di 7 milioni di consumatori nel nostro Paese verso questi prodotti, consapevoli anche di dover pagare per queste rarità prezzi più alti). Quest'anno, accanto ai Presidi italiani, debuttano quest'anno anche 60 progetti internazionali: si troveranno quindi il mais andino, il formaggio di yak del Tibet, il più vicino cheddar tradizionale del Somerset ...
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