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“TIPICITÀ DEL VINO E PREFERENZE DEL CONSUMATORE. ESPERIENZE A CONFRONTO”: ECCO GLI ATOUT DEL SIMPOSIO INTERNAZIONALE, DI SCENA IL 21 OTTOBRE A CASTEGGIO (PV), ORGANIZZATO DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI PAVIA, L’UNIVERSITÀ DI PIACENZA E PAVIAMOSTRE

Trovare il punto d’incontro tra un vino di territorio e le scelte degli appassionati: è il “fil rouge” del Simposio Internazionale n. 9 (info: www.pv.camcom.it), intitolato “Tipicità del vino e preferenze del consumatore. Esperienze a confronto”, sul quale si aprirà il sipario il 21 ottobre alla Certosa Cantù di Casteggio, adagiata sulle colline dell’Oltrepò Pavese.
La “tipicità” è un tema centrale del vino di oggi, individuato grazie all’importante collaborazione della Camera di Commercio di Pavia con l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, fondamentale nel coinvolgimento degli esperti di Università e centri di studio italiani ed esteri. La rapida e costante evoluzione dei gusti dei consumatori, dovuta anche all’aumentare della qualità dei vini e anche al crescente peso dei nuovi paesi produttori a livello globale, a reso necessario l’esame dei “legami tra tipicità e caratteri sensoriali dei vini per offrire - ha spiegato Dante Marco De Faveri, Direttore dell’Istituto di Enologia e Ingegneria Agroalimentare dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza - a differenti figure professionali spunti di riflessione sui criteri di valutazione della tipicità del vino e sull’identificazione dei gusti del consumatore”. “La tipicità - ha aggiunto - rappresenta l’insieme delle caratteristiche chimiche e sensoriali che permettono di identificare immediatamente un vino e riassume perfettamente il concetto di territorialità associata ad alta qualità”.
La giornata di lavori, nella prima sezione, vedrà alternarsi le voci di ospiti italiani e stranieri, soprattutto dalla Francia e dalla Spagna: da Mario Bertuccioli (La tipicità dei vini: tra immaginazione e realtà percepibile) e Ermino Monteleone (La riconoscibilità dell’odore dei vini di pregio in base alle valutazioni degli esperti, dei consumatori e dei panel addestrati: Wine Perceptual mapping) dell’Università degli Studi Firenze, a Yves Le Fur, dell’Université de Bourgogne (Construction de limage olfactive propre à la typicité des vins issus du cépage Chardonnay et ses liens avec la composition en composés volatils); da Cédric Saucier, dell’Université Victor Segalen Bordeaux 2 (Méthodologies pour l’analyse sensorielle des tannins), a André Rawyler, dell’Ecole Ingénieurs de Changins (Vins de barrique et vins de copeaux - Comment les différencier?); da Elvira López Tamames dell’Universitat de Barcelona (Effetto della maturazione sui lieviti sulla tipicità aromatica dei vini spumanti Cava), a Angela Silva e Milena Lambri, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (Influenza delle tecniche di macerazione sul profilo cromatico e fenolico di vini rossi tipici).
La giornata di lavori, nella seconda sezione, sarà animata, invece, dalla tavola rotonda “Bisogni, preferenze, relazioni: quale marketing per il vino?”, coordinata da Pietro Rocchelli dell’Agenzia Maurizio Rocchelli di Milano, nella quale porteranno le loro esperienze quelle aziende che si sono distinte negli anni per le loro strategie di marketing soprattutto sui mercati internazionali. Strategie che hanno contribuito all’affermazione dei propri prodotti ed alla diffusione della conoscenza di uno specifico “territorio del vino”, inteso come complesso di economia, cultura, ambiente, tradizioni e storia. Il confronto svilupperà anche i temi dell’identità del mercato italiano e internazionale, le possibilità di inserimento, i canali e gli strumenti di comunicazione più attuali.

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