Di solito, a fare notizia, sono i fondi che investono nelle cantine. Ma questa volta, il percorso è all’inverso: “l’azienda vitivinicola Torrevento ha riacquistato da Prosit Group Spa la quota di partecipazione del 51% detenuta in Cantine Torrevento. Con l’uscita da Prosit Group, Torrevento torna, pertanto, a detenere il 100% del controllo societario della cantina”. Così una nota dell’azienda guidata da Francesco Liantonio, tra le realtà più importanti di Puglia e del territorio di Castel del Monte, ai cui piedi giace la cantina (e con lo stesso Liantonio che è presidente anche del Consorzio Vini Castel del Monte).
L’operazione, spiega ancora la nota, “si colloca all’interno di un più ampio processo di evoluzione delle strategie aziendali di Cantine Torrevento e Prosit Group. Essa riflette una visione orientata alla valorizzazione delle rispettive competenze e alla focalizzazione su specifici obiettivi aziendali”.
Con Prosit Group (controllata dal Made in Italy Fund di Quadrivio e Pambianco, ndr) che ora, dunque, vede nella sua compagine, come da sito ufficiale, La Cantina di Montalcino, Tenuta di Collabrigo, Nestore Bosco e Casa Vinicola Caldirola (oltre all’importatore americano Votto Wines).
L’iniziativa, si legge nella nota ufficiale, “è stata gestita da Cantine Torrevento con l’obiettivo primario di posizionare ulteriormente il brand Torrevento e i marchi dell’azienda pugliese sui mercati nazionali e internazionali, offrendo una vasta gamma di vini portatori di grande carica identitaria, di tipicità regionale e di perfetta tracciabilità di filiera, grazie alla presenza di una importante realtà di vigneti di proprietà”.
“Ringrazio l’intero management di Prosit Group per aver condiviso e concluso l’operazione oltre che per l’esperienza vissuta in questi anni, il tutto sempre basato su stima e collaborazione reciproca”, commenta Francesco Liantonio, presidente Cantine Torrevento.
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