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Tra “La scienza in cucina” di Pellegrino Artusi (1891) e l’Expo dell’Italia ci sono oltre 120 anni. Per Treccani, che ha riedito il manuale per i suoi 90 anni, fil rouge è “La Conoscenza” (opera anche di Mimmo Paladino) del patrimonio enogastronomico

Tra “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” di Pellegrino Artusi (1891) e l’Expo 2015 dell’Italia ci sono oltre 120 anni di distanza. Per la Treccani, massima impresa italiana di ricerca e l’Enciclopedia per eccellenza, che ha compiuto i suoi primi e prestigiosi 90 anni, il fil rouge che unisce lo storico manuale del padre della cucina italiana e l’Esposizione Universale dedicata al tema alimentare, è “La Conoscenza” del patrimonio enogastronomico italiano. Ecco perché per celebrare il suo traguardo, “La Conoscenza” si è tradotta in un’opera d’arte commissionata dall’Istituto al maestro Mimmo Paladino per l’Expo - un bronzo di un uomo seduto, intento a leggere un libro da cui fuoriesce un piccolo globo, nella “Valle delle Civiltà” del Padiglione Zero - e nel volume “Artusi. Una cultura per nutrire il pianeta”, un’edizione speciale del celebre manuale artusiano, ispirata al tema di Expo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, ed arricchita con saggi e percorsi iconografici che raccontano il rapporto tra arte e cibo, arte e fotografia, tradizione gastronomica e globalizzazione.
Treccani rende così omaggio ad un autore che ha fortemente contribuito all’unificazione italiana nei gusti e nello stile del convito, indicandone la sua attualità e utilità per le famiglie d’oggi. L’edizione speciale de “Artusi. Una cultura per nutrire il pianeta” è introdotta da Tullio Gregory e Massimo Bray, e tra gli autori vi sono nomi come Alberto Capatti, Andrea Segrè, Felice Adinolfi, Walter Sanseverino, Livio Martini, Barbara Cinelli e Tiziana Serena. I saggi sono accompagnati e arricchiti da importanti percorsi iconografici che illustrano il mondo di Artusi.
“L’opera di Artusi - ha spiegato il direttore generale dell’Enciclopedia Italiana, Massimo Bray - ci ha colpiti perché è come un vero e proprio blog, nel suo racconto di tutte le ricette e le cucine delle varie Regioni. Ha il merito di aver mostrato come la tradizione italiana sia ricca, familiare, economica, ma anche attenta al paesaggio”. Cultura e cibo sono legati tra loro, perché “il cibo è linguaggio, capacità di creare senso di comunità - ha detto Bray - mi auguro che questa Esposizione riesca davvero a far riflettere sulle nostre responsabilità riguardo al futuro, per una crescita più sostenibile. Expo è una grande sfida per delineare un futuro differente”.
Proprio ad Expo, su commissione della Treccani, è esposta la statua “La Conoscenza” del maestro Mimmo Paladino. “Con Paladino - ha aggiunto Bray - volevamo interpretare i 90 anni di Treccani come la capacità di rappresentare tutta la cultura degli italiani, che è una cultura fatta di libri, di forme, quelle delle bellezze nel nostro paesaggio e quelle attraverso le quali si sviluppa la conoscenza. Dalla sua idea di “mettere in forma” quest’idea del significato dei libri è venuta fuori questa meravigliosa scultura, con una figura che, come diceva Petrarca “guarda indietro, attraverso i libri, la storia, e guarda avanti il futuro””.
Davanti agli occhi de “La Conoscenza”, nel mese di agosto, saranno messi in scena spettacoli teatrali gratuiti. Come ricordato dall’autore del Padiglione Zero Davide Rampello “La Conoscenza” oltre a essere il titolo della statua è il tema di tutto il Padiglione, a partire dai versi poetici e dai disegni rupestri che ne decorano l’esterno.
Info:
www.treccani.it

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