Dalla teoria, grazie ad un convegno dal titolo “Il cibo tra memorie di parsimonia, consumismo e prodotti di nicchia” per raccontare l’alimentazione tra antropologia e storia, alla pratica, attraverso una serie di laboratori del gusto: dal vino a panel test sull’olio, da vere e proprie esperienze sensoriali sul tartufo fino ad un laboratorio dedicato ai metodi tradizionali di lavorazione delle carni di maiale. Il 20 e 21 marzo a San Giovanni d’Asso (Siena) è di scena una “due giorni” per riflettere sul cibo e sulla pratica del cibo, in occasione del 2010 “Anno dei Mezzadri”, il progetto promosso dalla Regione Toscana per celebrare il lavoro secolare di donne e uomini che hanno modellato un paesaggio, quello toscano, unico al mondo, e che prevede eventi culturali (musica, arti visive e teatro), ma anche enogastronomici e ambientali (sostenibilità, riuso e riciclo), legati al rapporto tra le tradizioni della mezzadria e la contemporaneità. L’evento legato alla celebrazione dell’”Anno dei Mezzadri”, che prevede il coinvolgimento, tra gli altri, della Fondazione Musei Senesi, vedrà la partecipazione, oltre a studiosi ed antropologi, dei rappresentanti dell’Accademia Italiana della Cucina e della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus.
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