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TRA VINO E CULTURA. SICILIA E TOSCANA UNITE PER RIPORTARE ALLA LUCE ANTICHI TESORI DELL’ARCHEOLOGIA: DONNAFUGATA E LA NORMALE DI PISA RISCOPRONO LA CITTÀ DI ENTELLA

Una grande operazione di cultura e promozione del territorio a sostegno della ricerca archeologica sulla Rocca di Entella in Sicilia quella promossa dall’azienda vitivinicola Donnafugata e la Scuola Normale di Pisa:
"Donnafugata per Entella" è il progetto avviato già nel 2000 per sostenere nel tempo la ricerca sull’antica città elima di Entella e promuoverne la conoscenza nel mondo.

L’iniziativa, che vede pubblico e privato uniti nell’impegno di riportare alla luce nella sua interezza Entella, vuol favorire gli studi sulle popolazioni della Sicilia preromana e consentire a nuovi giovani archeologi di proseguire l’opera del professor Nenci (Donnafugata ogni anno contribuisce, infatti, alle attività di scavo ed assegna il “Premio G. Nenci”).

Entella (Anthìlia), insieme ad Erice, Segesta e Iato, nel VI secolo a.C. si presentava già come una città potente ed aperta agli scambi commerciali con il mondo greco. Furono gli Elimi, una popolazione dalle origini incerte, ad individuare nella Rocca e nel territorio dell’attuale Contessa Entellina (Palermo) le condizioni più propizie a dare vita ad una città che avrebbe segnato pagine importanti della storia della Sicilia antica. Numerose testimonianze legano questa civiltà all’arte della vinificazione: le monete con l’effigie del grappolo d’uva e le fonti latine che attestano una produzione vinicola già molto apprezzata nell’antichità. Significative le scoperte realizzate nel 2001: l’attività di scavo sulla Rocca di Entella ha portato alla luce un ampio tratto della cinta muraria e delle fortificazioni di difesa che risalgono V secolo a.C.

“A Contessa Entellina, come del resto anche a Pantelleria, dove sono situate le tenute agricole dell’azienda – conclude José Rallo - si sperimentano i valori non solo di impresa ma anche di natura e di cultura. Una scelta innovativa e moderna, che ha trasformato questo pezzo di Sicilia in un laboratorio di qualità e di sperimentazione eco-compatibile. La collaborazione con la Normale, in questo senso, è molto significativa e ci ha regalato grandi emozioni: ogni nuovo ritrovamento ottenuto dalle campagne di scavo su Entella ci inorgoglisce e ci fa partecipi di una grande missione scientifica, quella di riportare alla luce quanto dell’antica e potente città elima resta ancora sepolto e sconosciuto”.

Mariangela Galgani

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